Against
that time (if ever that time come)
When I shall see thee frown on my defects,
When as thy love hath cast his utmost sum,
Called to that audit by advised respects,
Against that time when thou shalt strangely pass,
And scarcely greet me with that sun thine eye,
When love converted from the things it was
Shall reasons find of settled gravity;
Against that time do I ensconce me here
Within the knowledge of mine own desert,
And this my hand, against my self uprear,
To guard the lawful reasons on thy part,
To leave poor me, thou hast the strength of
laws,
Since why to love, I can allege no cause.
Contro quel tempo
(non sia mai quel tempo venga)
Quando ti
vedrò accigliarti sui miei difetti,
E quando il tuo
amore il saldo del conto ottenga,
Chiamato a quella
resa da saggi rispetti,
Contro quel tempo
quando passerai estraniato
E quel sole, il tuo
occhio, non mi saluterà,
Quando l’amore da
quello che fu, cambiato,
Troverà
ragioni di salda gravità,
Contro quel tempo
qui mi voglio rifugiare
Entro la conoscenza
del mio proprio merito,
E questa mia mano
contro me stesso alzare,
Difesa a lecite
ragioni del tuo credito.
A
lasciarmi, povero me, hai forza di legge,
Perché
amarmi, nessuna
causa mi sorregge.
trad. Giuliana
Lucchini
Legge Christopher Lyndon Gee