Il
neoismo è contrario alla sudditanza presso le corti
della gravità temporale e quale ultimo movimento artistico mira
ad invertire la logica patriarcale che vuole che sia sempre chi viene
prima
a nominare chi viene dopo. Questa emorragia di nomi che si
sovrappongono
e si stratificano pesa come pietra sospesa sulla testa dello spettatore.
Così
come ogni avanguardia parte da un superamento, ma prevede e mira a un
suo
succedaneo superamento: dall'avanguardia alla transavanguardia alla
neotransavanguardia
- l'artista si mimetizza vigliaccamente con prefissi o suffissi, la
defissione
(unico e ultimo gesto estetico del movimento neoista2) svela
per sottrazione che il suo termine ultimo è solo quello di
essere
una fottuta "guardia".
Così
come ogni arte politica degna di questo nome prevede e mira alla
bulimia,
trasformando lettristicamente in obesitudine il proprio nome: da Marx
ai
marxisti fino ai postmarxisti - il politico si mimetizza vigliaccamente
con prefissi o suffissi, la defissione svela per sottrazione che il suo
termine ultimo è solo l'incognita "x" prodotto
dell'ennesima
masturbazione intellettuale.
Il neoismo2
preferisce nascere dalla fine del tutto, dal neoismo, l'affermazione
recisa
di essere oltre qualsiasi ismo essendone già prima,
anticipatamente,
il nuovo, cautelandosi preventivamente di essere oltre finanche a
stesso:
infatti neoismo2 = neo-neoismo. Da qui attraverso 8
successive
fasi (o onde) di defissione fino ad arrivare alla realizzazione
dell'arte
attraverso la sua completa scomparsa.
- 1. la
consapevolezza
della propria insuperabilità e sufficienza:
neoismo-
2. La
fase
schizofrenica del movimento, la consapevole coesistenza congiuntiva
("e")
e disgiuntiva ("o"), nulla è reale, tutto è possibile:
eoismo-
3. la
fase
teologica del movimento la venerazione della "o" (o zero), nella sua
circolare
precisione, tutto sarà chiarito solo un'attimo prima della
realizzazione
del neoismo2 la fase 7):
oismo-
4. la
fase
di realizzazione nell'assunzione in se di tutti gli ismi (la defissione
ha completato il suo lavoro sulla scena materiale), il neoismo2
realizza l'arte e si appresta alla sua scomparsa:
ismo-
5. la
fase
di accelerazione del movimento, preannunzia l'azione (fase 6) nel
sibilo
della lettera "s":
smo-
6. la
fase
di immediato cominciamento dell'azione, l'istante è colto, in
questo
preciso momento (in romanesco "mò"), ci si accinge al salto fuori
dall'esistenza
nella quotidianità:
mo-
7.
l'azione
in sé e l'ultimo vagito del movimento neoista2, la
meraviglia
nel suono della lettera:
o-
8. la
defissione
neoista2 ha raggiunto il suo scopo: la sua scomparsa
Le fasi di
realizzazione del neoismo2 possono essere percorse a
velocità
variabile da pochi secondi ai secoli degli ultimi brandelli di storia,
il tempo impiegato nella defissione compulsiva del neoismo2
è il tempo stesso della sua realizzazione. Il neoismo2
si realizza nel ritmato e preveggente ripetersi nel ciclo, non
nell'attaccamento
morboso ad una delle sue fasi. Le fasi non sono che le onde stesse del
neoismo su cui il neoista2 surfa producendo nuovo neoismo2.
Ogni neoista2 è il neoismo2 stesso; si
surfa
dunque sul proprio corpo, sulla propria onda, sul proprio mare: il mare
dei neoisti2.