Vico Acitillo 124
Poetry Wave

Recensioni e note critiche

Leo Bollettini: Solo e in apparenza
di Antonio Spagnuolo



LEO BOLLETTINI, Solo e in apparenza
Ed. Stamperia dell'arancio, 2000, pagg.86, L. 15.000

“Eri dentro rosso
e da rivoluzione mosso.
Ora sei fermo
di bianco candido
avvolto.
Eri rosso
potevi essere nero
di rivoluzione mosso.
Ora sei cotto
per questo con piacere ti fotto.” (pag.36)
Il titolo di questa allegra e pur seria poesia è “l’uomo alla coque”, una spiritosa melanconia, che ripropone,
senza tanti accorgimenti stilistici o culturali, il gioco incauto dei nostri politici, che spartiscono con tripudio
e confusione il potere.
A parte questo mio incipit, Leo Bollettini sa ben equilibrare le pagine del suo volume, per il quale Alberto Cappi
scrive : “Pare che la svolta del suo corso segnico sia consentita da una sorta di sguardo dall’alto, sia in clima
spaziale che temporale, così che oggetti ed elementi possono piegare all’antropomorfismo. La forma è asciutta,
scandita in stacchi, animata da radi e culti logismi, presa dalla velocità dell’azione linguistica che di massima
si appoggia al verbo…”
“scivola pietra
in acque d’alghe
nella semplice
speranza di un posto
sicuro
lontano da correnti,
se può”. (pag.70)
La imprevedibilità di questa elaborazione poetica, inattesa ed attuata con il ripristino della stabilità di un testo,
diviene di per se stessa strumento ed obiettivo del simbolo, attraverso il quale la metafora, le metafore, fanno
bel gioco nel rapporto con le abitudinarie aspettative di riferimento.
Con l’ombra della prefigurazione, o con il riflesso del non ancora detto, le coincidenze del verso , stringato e svelto,
attribuiscono alla rivoluzione dell’entusiasmo l’offerta di un percorso umano consapevole della propria destrutturazione…
“vuoto nel vuoto
e nessuno a mutare
il percorso noto.
Solo e in apparenza”. (pag. 80)
Il cammino della poesia, del fare poesia, è lungo e Bollettini, al soffio del tempo, ha saputo rintracciare
una sua personale ricchezza espressiva.


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Immagine: Antonio Belém, Phorbéa, Napoli 1997


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