Vico Acitillo 124
Poetry Wave

Recensioni e note critiche

Lucio Zaniboni, Rouge et noir
di Antonio Spagnuolo


Lucio Zaniboni, Rouge et noir
Edizioni Giuseppe Laterza, 2003, pagg. 122, € 12,00

“Il lago è basso e mostra 
il malanno. L’acqua non copre…

*

…Anch’io mi perdo
a seguire il fiotto
ma oltre l’inquinamento
d’altro non m’importa
niente”. (pag. 35) 

Una sottile ironia, così come giustamente mette in evidenza Lionello Sozzi nella prefazione, “affiora di continuo nella lirica di Zaniboni, che ne assicura la levità e la grazia, l’intensità e l’allusività. E’ un’ironia, appunto, lieve, mai rude, mai polemica, scherzosa, trasparente e risolta, insieme, in ammiccamenti e silenzi”

Il rapido passaggio poetico si snoda attraverso le figure e le immaginazioni, attraverso una realtà che svanisce per dar posto ad un canovaccio di giorni e di ripensamenti, di illusioni e di speranze, ove la sensibilità per la vita quotidiana sorprendentemente prende senso nella intimità del linguaggio, nella modificazione delle accensioni, nella ritmicità dell’ora. 

Lucio Zaniboni da sempre ha saputo coniugare la parola poetica con asciuttezza e singolarità, per emozioni e riflessioni, per istantanee ed aperture.

Gli spazi che egli crea sono ri/strutturati in tempi e metafore compatibili alle folgorazioni critiche e concepiti come innesti del possibile, rifuggendo dalle avventatezze e giocando di rimandi  e rispecchiamenti di impeccabile gusto.
    

8 marzo 2003
Indice generale
Immagine:
Antonio Belém, Phorbéa, Napoli 1997


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