Siepe
di bosso
Schlerantus
Una
terrazza desolata
Lamento
dell’ignava
Aspen
Portobello
Market
Vagamente
Catulla
Dawn
Morning
stress
Tiro
a segno
Valediction
Charing
Cross Secondhand Booksellers
Epigraph
for Lady D.
John
John Funeral
È
un tempio la cucina...
Guidogozzana
L’amore
ai tempi di Mad Cow
Segreteria
telefonica
Influenze
celesti
Principium
individuationis
Cable
and Wireless Phone Card
Riflessi
nella Cloaca Massima
Dei
gusti del principe
Agreement
Worried
Vizietto
Orfico
Siepe
di bosso
Siepe di
bosso
in forma
di pavone
non sai
più chi sei
Schlerantus
A due
colori
Ho visto
un albero fiorito, in Inghilterra:
dava
all’Aprile
fiori bianchi, ed altri rosa,
distinti
e pur contigui, sullo stesso ramo.
In botanica
sono lacunosa,
ma so come
si vive a due colori.
Una
terrazza desolata
Non amo
il giardinaggio:
recitare
la parte del destino
decidendo
quali rami sviluppare
e quali
no. Per non parlare del delirio
di chi
tarpa un acero grandioso
degradandolo
a cane da salotto.
Io sono
poco interventista.
Parteggio
per l’erbaccia che con rabbia
va
conquistandosi
il suo spazio
a spese
di un imbelle vicino,
e pure
la rosa sbocciata
recido
con grande disagio,
sentendomi
complice, asservita
al trito
copione universale:
far largo
al bocciolo feroce
che aspetta...
Lamento
dell’ignava
Non so trarre
profitto dal giorno.
Pospongo
e disloco
ciò
che mi sembra sempre
troppo
poco.
Aspen
Senza
pelle
Non trovo
schermo all’emozione altrui:
ugualmente
mi coinvolge e mi accora
la smorfia
del vinto e forse più ancora
del vincitore
dell’ultima ora.
Non sa separare
- l’afflato immediato -
dalla
kermesse
del tifo goleadore
l’ansia
di chi sta per sbagliare il rigore
anche se
gioca nel campo sbagliato;
l’orfanella
del cartone giapponese
l’agonia
del rifugiato sudanese
la
pattinatrice
scivolata
la vedova
di mafia sconsolata...
Tutto mi
accora, ma presto svapora.
Non so
quanto dipenda
da
come sono e fui
o
dall’odierna
mediatica frittata.
Portobello
Market
A Portobello
nel giorno sbagliato.
Quel più
d’assenza tra le cose morte
nelle
botteghe
dall’uscio sbarrato
costringe
a chiedersi cosa si è cercato.
Cacciatori
di tempo - spesso fuori tempo-
incorporiamo
la vita dall’usato
per prolungarci
almeno nel passato.
Vagamente
Catulla
Vagamente
Catulla
Mi rifingo
fanciulla:
dolcemente
citrulla
imbastisco
castelli
su substrati
di nulla
Dawn
Your shiny
egg-head
rises in
my mind
and fills
it up
Morning
stress
You, shooting
star!
A twinkle
of your eyes
and you’re
gone.
Tiro
a segno
Puoi eludere,
resistere, fuggire,
ma non
sentirti del tutto al sicuro:
se pure
distogli lo sguardo
so leggere
il colore dei tuoi occhi.
Li schieri
in uniforme d’ordinanza
- uno
sbiadito
grigio difensivo -
ma a tratti,
se parlando centro il segno
trabocca
improvviso un sole verde
costellato
di piccole macchie…
pupille:
si allargano nel buio
a risucchiare
quel tipo di luce
che solo
la notte sa dare.
Valediction
For hearts
too rashly climbing
bad falls,
black bruises, tears.
Yet, though
we must contrast
the bliss
of feeling near,
I know
you know, old Holden,
how softly
I held you dear.
Charing
Cross Secondhand Booksellers
(Therapoetry)
The red
volcano overcanopies
Its fields
of snow and pinnacles of ice
with burning
smoke, (...)”
P.B.Shelley,
Alastor
One keen
thumb pressure stops one’s backbone pain
One good
blank verse relieves one’s stressèd brain.
Epigraph
for Lady D.
Lady D.,
Lady D.,
What a
dazzling e.d.p.!*
Deep
deceived by all her dears;
Dodi and
Death her latest D.
Post
Scriptum (sorry):
Brother’s
dollars add a D.
* (Eating
Desordered Person)
John
John Funeral
The ocean blanks out your corpse
now burnt to ashes
after a life, lifelong,
powdered in flashes.
È
un tempio la cucina...
(Solar)
Pure se
chiusa nel pensile di formica
la tazza
musicale attacca Jingle-Bells.
Sovrapporsi
di solstizi e di equinozi:
- una privata
Stonehenge -
il raggio
in asse varca gli interstizi
(l’imperfetta
chiusura laterale)
e il
microchip
sa celebrare in suono
l’inesausta
potenza del solare.
Guidogozzana
Tu, rediviva
Duchessa de la Salle,
Lempickamente
discesa da cavallo
in sandali
capresi,
donna
imponente
ed inquietante
nella superba
vista di ponente
infuocato
sul mare mi apparisti.
A me estranea
di passaggio tu – stanziale-
non lesbica,
tra lesbiche, tua sponte
ti disvelasti
obliquamente;
cosa ti
spinse? L’ansia di distinguo?
L’organigramma
incerto della villa?
Il fatto
che, confusa, ero fuggita
imboscando
tra i lentischi e le parmelie,
la coppa
di champagne d’impaccio tra le dita?
Tu da lontano
imponi un autoesame
sugli
insondabili
limiti di genere:
o sola
che avrei potuto amare –forse-
di saffico
amore!
L’amore
ai tempi di Mad Cow
Quante tossine
autoreplicanti
che protervi
prioni invadenti
dal
macinìo
di polpa e d’ossa
di soli
scarti ho già assunto di te?
Più
ritto non ti reggi, mio spongiforme cuore!
Segreteria
telefonica
A me
da te
di te
stesso
angelo:
la voce.
Influenze
celesti
(The
Age of Acquarius)
Ruotano
i cieli e a notte, ogni stagione,
domina
il campo una costellazione:
ed è
così che lui, novello Orione,
mi condiziona
l’asse della selezione.
“Il mezzo
è il messaggio”
Mc Luhan
Principium
individuationis
Era
la voce, al –Pronto?- ai tempi miei.
Ora
compare il nome sul display.
Cable
and Wireless Phone Card
“Thank you
for holding:
There
is one call ahead of you”.
The
helpful Leitmotìv of life.
Riflessi
nella Cloaca Massima
(Disamore
di sé)
Pura
d’acqua piovana
-
a branca chiusa -
dall’apertura
accogli
tutta
la luce (e sembra
venga
da dentro).
Dei
gusti del principe
(prospettandosi
un futuro ballo)
Le allusioni
a falcate leggere,
a caviglie
e scarpette sono tante
che il
mio apparato da fanteria pesante
non ha
la minima speranza di piacere.
Ci vorrebbe
una magia che di misura
mi riducesse,
rendendomi più bella,
rigenerandomi,
come Cinderella!
Ma non
è tanto una questione di misura…
Al piede
mio s’adatta solo la cesura.
Agreement
(Punto
di equilibrio)
Si non licet
calefaciens lac
would you
like at least a cup of tea?
Worried
-Et dona
ferentes -. No, dear, relax:
no scaly
snakes, no stuffed horse in view.
Vizietto
Orfico
Come spiegava
Cesare a Leucò,
Orfeo non
s’era girato per paura
di perdere
Euridice,
ma proprio
per essere sicuro
di
liberarsene
per sempre.
Quello che
conta è l’emozione dell’assenza:
dare un
nome all’eterno vuoto interno
misurandosi
a colmarlo con parole...
E aver piegato
l’Ade con il canto.
Le poesie
1-7, 12, 13, 15 e 26 sono tratte da Le calibrate spine,
con un’introduzione di Mario Lunetta, Editrice Fermenti,Roma, Marzo
1999
( email : ferm99@iol.it)
Le poesie
22 e 23 sono tratte dalla scelta di
inediti pubblicata in ‘Fermenti’ n. 222, 2000. Le restanti poesie sono
inedite. Le due quartine di Borges in exergo
sono
tradotte dall'autrice.
Arte poetica
A veces
en las tardes una cara
Nos mira desde
el fondo de un espejo;
el arte debe
ser como ese espejo
que nos revela
nuestra propia cara.
…Tambien es
como el rìo interminable
Que pasa y
queda y es cristal
de un mismo
Heràclito
incostante, que es el mismo
Y es otro,
como el
rìo
interminable.
J.L.Borges
Fiorenza
Mormile è nata a Roma, dove vive e insegna in un liceo
scientifico.
Alla scrittura affianca la traduzione (cfr. Tra sense of
humour
e ironia: la leggerezza pensosa di Wendy Cope, in “Fermenti” n.222,
2000, dove appare anche una silloge di sue poesie inedite). Con la
poesia Una
terrazza desolata ha vinto il Premio Donna e Poesia 1995.
Ha pubblicato la raccolta poetica
Le Calibrate spine, marzo 1999, editrice Fermenti, Roma, con una
prefazione
di Mario Lunetta. (e-mail : ferm99@iol.it).
Una scelta di suoi testi
è inserita in La poesia di ricerca in Italia,
un’antologia
su supporto informatico prodotta dal C.I.R.P.S. (Cooperazione
Interuniversitaria
per la Ricerca a favore dei Paesi in via di Sviluppo) a cura di
Francesco
Muzzioli dell’Università La Sapienza di Roma.
Ha partecipato a letture di poesia
a Roma, Giove (Terni) e Siena. La poesia Dei gusti del principe
(prospettandosi
un futuro ballo) è stata segnalata nell’edizione 2000 dello
stesso premio. Il suo racconto Tea for Two è stato
segnalato
nell’edizione 2000 del Premio Roma nel Novecento. È
presente su riviste on-line (Vico Acitillo,124; Scrittinediti, con
racconti,
poesie, recensioni).
Membro dell’associazione “Donna
e Poesia” di Roma collabora a presentazioni, letture, etc.(Vedi
attività
della Associazione e bando per l’anno in corso : e-mail:
donnaepoesia@hotmail.com).
È membro della giuria del concorso
della quarta edizione di Ideadonna 2001, bandito dall’Assessorato alla
cultura di Asciano (Siena).
Si
sono criticamente occupati
di lei: Mario Lunetta, Filippo Bettini, Alessandro Fo, Antonella
Anedda,
Ranieri Carli, Gaetano Pampellona, Graziella Graziani, Maria Jatosti,
Francesco
Muzzioli, Gabriella Gianfelici, Annamaria Mazzoni, Mariella Bettarini,
Donato Di Stasi, Antonella Calzolari. Velio Carratoni.