There
was
no Eden
in the
beginning:
the great
beasts
taller
than trees
stalked
their prey through glades
where the
pathos of distance
had no
share in the life of vegetation:
there was
no eye
to catch
the rain-hung grass,
the elation
of sky
or earth’s
incalculable invitation:
and when
it came, that garden,
who was
it raised the wall
enclosing
it in the promise
of a place
not to be lost,
guarded
by winged sentries
taller
than trees,
of an apple
not to be eaten
and the
cost if it were?
It was
man
made Eden.
Qui non
vi era di certo il Paradiso
al principio:
le enormi
bestie, più alte degli alberi,
lanciavano
le loro preghiere attraverso le radune,
ove il
timore del vuoto
non ha
ragion d’esistere nella vita del verde.
Non vi
erano occhi capaci di vedere
l’erba
e la pioggia fuse insieme,
le meraviglie
del cielo,
l’invito
amoroso della terra:
e quando
apparì, il giardino,
chi mai
fu ad alzare il muro,
chiudendolo
in una promessa
di un luogo
che non poteva essere perduto,
protetto
da sentinelle alate
più
alte degli alberi stessi,
ed al prezzo
di una mela
che non
doveva essere
gustata?
Fu quell’uomo
a creare
il Paradiso.
Libera traduzione
di Antonio Spagnuolo