VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
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Direttore: Emilio Piccolo



Sans passion il n'y a pas d'art

Calamus
Poesie dei giorni pari
  
30 maggio 2003



Sandro Montalto
Letargo-poesia del tempo (Epilogo)

 
parallelamente deflagrerà               o anche no
una lebbra del transeunte, la ruvida superficie che si sfalderà
(non è agevole immergere il naso in viscide interiora
come ieromante impazzito o deceduto) - migreranno
le folle, si srotoleranno code immense come mai prima
e tutti a riflettere sulla possibilità   della malattia e dei suoi vizi
                                del piegarsi di pii ginocchi
                                dell’arrestarsi del respiro
che si fa valva all’invertebrato timor d’essere, circuito di espressioni
ed indici inquisitori di silicio, alla rovescia rovesciati
mentre la polvere assolutoria cede il passo all’aria e se ne va via.

   
Come ala spezzata zigzago nella mente
e la mira della mia lingua è ormai compromessa, la gemmazione
è ormai avanzata e la tela è ormai tessuta, mai gomitolo
roteando su se stesso riaccoglierà assottigliato il sospiro dell’attesa.

Si riassume dunque un principio di
                                sottrazione
ed al niente volgendo lo sguardo sfiduciato e deluso
si lascia crepitare la stringa di solitudine con sospetto di
                                                          vanificazione
mentre interferiscono gli amminoacidi informatori
e la mano ancora una volta stringe un osseo addio con senso di
                                                            scorpione.

Ancora il carro si trascina e condiziona la meteorologia di insetti
che fabbricano dimore con escrementi e desideri perfettamente miscibili
mentre la luna butterata stanca di parole si trascina sabbiosa
                                e cogitante è illimitata alle sue cavità.
Solo il riflesso beota di qualcuno può avere riflettuto
sul senso speculare del tempo, sull’appassire del fiore alchemico
e sulla modalità di energia che scalda il cuore irregolare mentre il tempo 
si allontana e termina di esistere, se ne va e sbatte la porta
con crollo di intonaco schiumoso sulla burrasca della pagina. 


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