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Direttore: Emilio Piccolo



Sans passion il n'y a pas d'art

Calamus
Poesie dei giorni pari
 
22 giugno 2000



Pietro P. Daniele - Emilio Piccolo
Fossero le parole ombre solide

 
Fossero le parole ombre solide
che alle mani sfuggono
e solo con gli occhi si toccano
per affinità sostanza ed attributi
che scivolano d’ogni parte
di sogni appesi ad essiccare
in cima ad un integrale
o dentro al miocardio pulsante
dove la vita s’aggruma
in un punto solo di lucido soffrire
così per provare se mai
a costruirsi un destino o una passione
destino o passione ci voglia
che raschi nel fondo
o il bulino sapiente del dio nascosto
che impasto ci volle di terra e di sogni
e terra e sogni fossero le parole
col senso e il fiato che hanno
mentre continua il ritmo tranquillo dei mattini
e la deriva dei continenti
e cinque sensi sono pochi
e ci vorrebbe la lama di buñuel o la merda di artaud
per restituire alle cose il loro spessore
fossero le parole
tra un cogito un algoritmo e un’erezione
a convincerci che cibo noi siamo
per gli dei e per i venti
o che nel budello buio del desiderio
altre parole ci sono e gesti e sensi scoperti e vivi
che a toccarli ci vuole
tutto il dolore che ci vuole
a toccare il corpo antico della specie
l’occhio fuoruscito dall’orbita
i gangli al calor rosso del cervello
e occhi e gangli e dolore scoperto e vivo
fossero le parole cortocircuito tra l’infinito e il qui
ed ora che pigro s’avanza un destino
fatto di beltà da rigattiere
di bandiere rosse in disuso
di bretelle gabbani e ciberspazio
e occorrono passioni sconce e gentili
che montino senza pudore
dal cuore e con lo sperma
e cuore e sperma e senza pudore
fossero le parole

ma anche così,
che bello se tu mi parli
se mi dici ti amo


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