VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
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Direttore: Emilio Piccolo



Sans passion il n'y a pas d'art

Calamus
Poesie dei giorni pari
 
10 maggio 2000



Orazio
Namque ut quisque insanus

 
Nam ut quisque insanus nigris medium impediit crus
pellibus  et latum demisit pectore clavum,
audit continuo: “Quis homo hic est? Quo patre natus?”
Ut siqui aegroter quo morbo Barrus, haberi
et cupiat formosus, eat quacumque, puellis
inciat curam quaerendi singula, quali
sit facie, sura, quali pede, dente, capillo;
sic qui promittit civis, urbem sibi curae,
imperium fore et Italiam, delubra deorum,
quo patre sit natus, num ignota matre inhonestus,
omnis mortalis curare et quaerere cogit.
 

Se qualcuno dovesse essere tanto imbecille
da ricoprire le gambe con del pellame nero
o da mimetizzare  il petto con un drappo da senatore
facilmente sentirebbe ripetersi:”Ma che uomo è mai codesto?
Da quale padre è venuto fuori?”
Così come se un tale, ammalato del morbo di Barro,
volesse apparire bello, non potrebbe gironzolare
senza che qualche fanciulla non desiderasse chiedergli
quale sia il viso, quali siano le gambe, i piedi, i capelli, i denti.
Alla stessa guisa chi promette di proteggere la città e i cittadini,
l’impero, l’Italia, i santuari, costringe tutti
a chiedersi da quale padre egli discenda o se sia di madre ignota,
che lo possa far apparire non onesto…

traduzione di Antonio Spagnuolo


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