VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
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Direttore: Emilio Piccolo



Sans passion il n'y a pas d'art

Calamus
Poesie dei giorni dispari
21 gennaio 2001



Hans Magnus Enzesberger
Lo scambio

 
Hai presente quella volta a Praga che eravamo partiti
con la Tatra decrepita, come si chiamava l'albergo sul fiume,
Orlik, Horlik, qualcosa con la kappa, avevamo sbattuto
i piumini per terra, c'era una tale afa,
sull'acqua gracidavano le rane, macché, se io stavo per
congelare fra quei lenzuoli bagnati, infatti era l'autunno
che è caduto il muro, oppure no, abitavamo a Vienna,
per poco non ti strozzavo, quanto tempo è passato,
c'era la crisi del Golfo, era a Módling, non avevamo i soldi
per l'affitto, io non avrei dovuto venire con te, e già,
meglio un colpo di spugna, perché adesso cosí d'un tratto, è che tu mi hai tradito,
ma cosa dici, e fin dafl'inizio, qui sta l'errore,
a Praga, lascia perdere queste vecchie storie, è là sul fiume
che è cominciato, ecco ora mi ricordo, si chiamava Odradek,
si chiamava che cosa, ma l'hotel, adesso mi torna, c'era
odore di fieno, le corna di cervo nel corridoio, per favore non mi toccare,
i pattinatori fuori sul laghetto erano piccoli piccoli
nel sole scintillante, benissimo, come vuoi tu,
ma quello era odore di muf fa, e a parte tutto io mi sentivo male, l'itterizia,
la farmacia era chiusa, era domenica, una domenica di luglio,
e siamo andati in barca, e tu, io non voglio questo bambino
hai detto, tu menti, e piuttosto mi ammazzo,
ma questa non ero io, e chi altri? ah ecco com'è, tu
guarda che mi stai scambiando con quella Karla o Karola
o come diavolo si chiamava, ma tu sei pazza, e io, e io
la scema, a pulire le scale mentre tu, per anni,
basta cosí, non ce la faccio piú, adesso non ti agitare,
questo lo dici ogni volta, fammi almeno finire, questo
lo dicevi già allora, a Praga, ma Cristo,
piantala una buona volta col tuo fieno e la tua memoria,
ma figurati Odradek, e poi ora che è troppo tardi,
ma sí, per quel che mi riguarda!

Traduzione di Anna Maria Carpi


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