Duemila
anni fa come sappiamo
fenici,
galli, jiuti, ed ateniesi
in buona
compagnia d’altri francesi,
di romani,
frisoni e di danesi
sacrificavano
contenti ai loro dei
ogni ben
che potesse asserenarli,
ma pretesero
templi ancor più grandi,
e vollero
le vergini più ciotte
sacerdotesse
senza le culotte.
Le fate
si nascosero a paludi
tentando
di apparire pria del tempo,
balenando
gli spiriti e i demoni,
fra tuoni
lampi fulmini e tromboni,
giganti
senza nome, ed i folletti,
gli gnomi,
i fauni, i mille spiritelli,
che stregarono
i tempi in cui le croci
ancora
non ronzavano alle luci…
Ecco i
guerrieri, i centurioni, i forti,
con elmo
con cavallo e con tumulti.
La Riforma
riforma molti eventi
e con ingiurie,
pregiudizi e botte
scelsero
i miscredenti giorno e notte.
La solita
manfrina ce la canta
una politica
universale e stanca:
se il kamikaze
mi rompe la vetrina
noi gli
sfondiamo il culo domattina.
|
|