ora
tu sei fatta di carta
e quanto
a me cammino nella follia
credi che
mi piaccia
questa
triste libertà di scrivere parole
otto sedici
trentadue
con dentro
sputi di morte e d'amore
io grumo
salivare nell'oscchio di dio
non ho
mai dormito nel tuo grembo
non morirò
nel cesso ti dissi
naturalmente
ciò significava
che non
mi accontentavo di un'eterna giovinezza
e che il
dolore era nel conto
tutta la
faccenda è finita e chiusa
non somigli
né a Mollie né a Robins
ed è
cosa buona
che hai
imparato a fare l'amore senza amore
e senza
rimorso
ti aspetta
la paura
ma io ti
lascio andare
come lo
sperma che ti ha generata
sto in
piedi
questa
è la strada dove cacano i cani
avanti
c'è posto, grazie ed è una coincidenza
se riesco
a non dimenticare
e sento
ancora le tue mani dentro di me
è
semplice: senza fissa dimora
sto meglio
e il mio
cuore è l'ultimo muscolo che mi è rimasto
ci
soffierò
dentro
che arda
e crepiti e smetta
di andare
per sistole e diastole
poi farò
a meno di beep e byte
e avrò
vanità crudeli come ogni vanità
questo
è il punto: immagino
che ci
sia già il domani
ma ancora
non è tempo
ed è
cosa buona per me sentire
come è
vivere dopo morire
anche la
luna muore
e io
condivido
il destino delle stelle
mi metto
il dito sporco in bocca
e mordo
forte
ora ti prendo
amo il
tuo odore
il tuo
sapore è qui sulla lingua
e io ti
prendo per amarti di più
ti prendo
per quel che sei dopotutto
e questo
è un lusso che posso permettermi
né
ci penserò su due volte a saperne di più
per questo
ti dico: cacciami, abbaiami,
succhiami
fino al midollo
ti seguo
nel caos che conosco
ti monto
fino a non farcela più
non è
un imbroglio
non è
un dolore
lo sai
è
stato sempre così