VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
Electronic Center of Arts

Direttore: Emilio Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art

Calamus
Ianus

A cura di Giuliana Lucchini


Oliver Balde

   
OLIVER BALDE-LIEBEN (Amori)
Dalla prima sezione Ekliptik (Eclittica)

 
 

1-Wenns regnet geh ich (trad. Quando piove vado)
2-Regen schlagen den Sonnengong (trad. Piogge colpiscono il gong del sole)
3-Owe (trad. Owe)
4-Wir jedenfalls (trad. Noi in ogni caso)
5-Frühlingsblume (trad. Fiori di primavera)

1-Wenns regnet geh ich
körperlos und nachts.
Ich zieh mir langgezogne Lichtreflexe an.
Bald bin ich dreißig.

Es knistert, doch ich weiß,
das Wasser wird nicht brennen.
Schnell leg ich meinen Traumschritt in die Fahrbahn.
Nichts war bis jetzt, das wird so bleiben.

Und liebe dich die ganze Zeit.
Komm, du bist nackt,
ich möcht mich schimmernd auf dich legen
und nicht mehr wissen,
wer von uns ich bin!

Berlin ist jedenfalls dein Kenotaph zur Zeit
und dich hats nie gegeben.
 
Quando piove vado
Senza corpo e di notte.
Indosso riflessi di luce a lungo indossati.
Presto avrò trenta anni.

L’acqua crepita, ma io so,
che non brucerà.
Veloce metto il mio passo di sogno sul binario.
Niente è stato finora, rimarrà così.

E ti amo tutto il tempo.
Vieni, sei nuda,
vorrei scintillando mettermi su di te
e non sapere più,
chi di noi sono!

Berlino è in ogni caso il tuo cenotafio ora
E tu non sei mai esistita.
 
 

2-Regen schlagen den Sonnengong,
eine Kußspur zeichnet den Himmel.

Meine Herzen
beringen das Erdreich:
vermählt dem Staub,
verschwistert der Schlange.
Meine Herzen sind sieben.

Wann rafft der Lichttod
(so bunt bluten sie sich ins Leben!),
wann rafft das Licht
Sie wieder
ineins?
  

Piogge colpiscono il gong del sole,
una traccia di bacio segna il cielo.

I miei cuori
Cerchiano il regno della terra:
si accoppia alla polvere,
s’affratella alla serpe.
I miei cuori sono sette.

Quando li afferra la morte della luce
(così variopinti si dissanguano nella vita!),
quando li afferra la luce
di nuovo
in uno?
 

3-Owe

Hoch auf den Regenbogen zimmert dir
meine ungetaufte Libido
einen Chromtabernakel,
mein Ritter im Satellit:
mîn lip!

Stehst,
stehst du zu mir
in diesem Schleuderleben?

Auch ich
reit ja im Stand
die Erde,
atmend nach dem Programm
deines ätherischen Körpers.
Seinen Reiz empfängt täglich
die Monstranz meines würgenden Munds.

Owe,
wechselnd bewölkt,
du zählst mich nicht mehr!
Ich halte den Bildschirm gespannt.

Wirst du mich wieder beschicken
aus blinzelndem Visier?
Geißelt eins meiner Haare sich durch
bis zur Ortung?

Owe,
unter uns trabt,
galoppiert schon
die Erde!   


In alto sull’arcobaleno la mia libido
non battezzata ti costruisce
un tabernacolo a colori,
il mio cavaliere nel satellite:
mîn lip!

Tu mi sostieni,
mi sostieni
in questa vita centrifuga?

Anche io
da fermo già cavalco
la terra,
respirando secondo il programma
del tuo corpo eterico.
L’ostensorio della mia bocca strozzante
riceve ogni giorno il suo incanto.

Owe,
variabilmente annuvolata,
tu non mi consideri più!
Mantengo il riflettore teso.

Mi manderai via ancora una volta
Da ammiccante visiera?
Si sferza uno dei miei capelli completamente
fino all’orientamento?

Owe,
tra di noi trotta,
galoppa già la terra!
 

4 - WIR jedenfalls
sind längst
auf Zeitschiffen unterwegs,
von Brüchen herüber,
aus Wurzeln hervor,
übers Gleichsein.

Geschwindigkeitsselig
messen wir Lichträume aus
und sprechen:
vielleicht:
singen wir auch:
Heiliges Ich und
Heiliges Nichtich!
Wohin wir?
Wohin immer!

Wir laufen auf funkelnden Kielen
die Sphärenfunktionen entlang,
holen den Schmerz in die Lust,
die Toten ins Leben,
machen sie schön,
machen uns schön,
lassen,
erregt, wie wir sind,
lassen einander
prinzipiell
überlagern.
 


NOI siamo in ogni caso
da molto
per strada sulle navi del tempo,
di là dai ponti,
via dalle radici,
sopra l’essere uguale.

Felici della velocità
misuriamo sogni di luce
e parliamo:
forse:
anche cantiamo:
Santo Io e
Santo Non-io!
Noi dove?
Dove sempre!

Andiamo su sfavillanti carene
lungo le funzioni delle sfere,
portiamo il dolore nel piacere,
i morti nella vita,
li facciamo belli,
ci facciamo belli,
ci facciamo,
agitati, come siamo,
ci facciamo per principio
sovrapporre
l’uno all’altro.
 

5-Frühlingsblume
 

In meinen
Herzbeutelblättern
sollst du dich ungetrübt küssen
mein Bildbräutigam, meine Spiegelbraut,
serosa mystica non seriosa!

Surreale Atrien links und rechts...
unter dem Blutregenbogen kitzelt
dein Fuß sich mir
wurzelnd in die Mandalakammern.

Trink dich rot!
Oh du osterglockenselige Märzbecherhölle!
Narcissus poeticus?

Diasystasenerregt blüht mir aus
Halbmondschleusen
dein Geschlechtsteil androgyn
in den Lippen.
 
 

Nei foglietti
del mio pericardio
devi baciarti non turbato
mio promesso in immagine, mia sposa allo specchio,
serosa mystica non seriosa!

Atri surreali a destra e sinistra…
Sotto l’arcobaleno di sangue prude
il tuo piede in me
radicandosi nelle camere del mandala.
Bevi te stesso fino a diventare rosso!
Oh tu inferno di bucaneve felice per le campane di pasqua!
Narcissus poeticus?

Eccitata diastolicamente mi scorre
dalle chiuse di mezza luna
la tua parte di sesso androgino
sulle labbra.

Traduzione di Marco Nieli


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