OLIVER
BALDE-LIEBEN
(Amori)
Dalla prima
sezione Ekliptik (Eclittica)
1-Wenns
regnet geh ich (trad. Quando piove vado)
2-Regen
schlagen den Sonnengong (trad. Piogge colpiscono il gong del sole)
3-Owe
(trad. Owe)
4-Wir
jedenfalls (trad. Noi in ogni caso)
5-Frühlingsblume
(trad. Fiori di primavera)
1-Wenns
regnet geh ich
körperlos
und nachts.
Ich zieh
mir langgezogne Lichtreflexe an.
Bald bin
ich dreißig.
Es knistert,
doch ich weiß,
das Wasser
wird nicht brennen.
Schnell
leg ich meinen Traumschritt in die Fahrbahn.
Nichts
war bis jetzt, das wird so bleiben.
Und liebe
dich die ganze Zeit.
Komm, du
bist nackt,
ich
möcht
mich schimmernd auf dich legen
und nicht
mehr wissen,
wer von
uns ich bin!
Berlin ist
jedenfalls dein Kenotaph zur Zeit
und dich
hats nie gegeben.
Quando
piove vado
Senza corpo
e di notte.
Indosso
riflessi di luce a lungo indossati.
Presto
avrò trenta anni.
L’acqua
crepita, ma io so,
che non
brucerà.
Veloce
metto il mio passo di sogno sul binario.
Niente
è stato finora, rimarrà così.
E ti amo
tutto il tempo.
Vieni,
sei nuda,
vorrei
scintillando mettermi su di te
e non sapere
più,
chi di
noi sono!
Berlino
è in ogni caso il tuo cenotafio ora
E tu non
sei mai esistita.
2-Regen
schlagen den Sonnengong,
eine
Kußspur
zeichnet den Himmel.
Meine Herzen
beringen
das Erdreich:
vermählt
dem Staub,
verschwistert
der Schlange.
Meine Herzen
sind sieben.
Wann rafft
der Lichttod
(so bunt
bluten sie sich ins Leben!),
wann rafft
das Licht
Sie wieder
ineins?
Piogge
colpiscono il gong del sole,
una traccia
di bacio segna il cielo.
I miei cuori
Cerchiano
il regno della terra:
si accoppia
alla polvere,
s’affratella
alla serpe.
I miei
cuori sono sette.
Quando li
afferra la morte della luce
(così
variopinti si dissanguano nella vita!),
quando
li afferra la luce
di nuovo
in uno?
3-Owe
Hoch auf
den Regenbogen zimmert dir
meine
ungetaufte
Libido
einen
Chromtabernakel,
mein Ritter
im Satellit:
mîn
lip!
Stehst,
stehst
du
zu mir
in diesem
Schleuderleben?
Auch ich
reit ja
im Stand
die Erde,
atmend
nach dem Programm
deines
ätherischen Körpers.
Seinen
Reiz empfängt täglich
die Monstranz
meines würgenden Munds.
Owe,
wechselnd
bewölkt,
du
zählst
mich nicht mehr!
Ich halte
den Bildschirm gespannt.
Wirst du
mich wieder beschicken
aus
blinzelndem
Visier?
Geißelt
eins meiner Haare sich durch
bis zur
Ortung?
Owe,
unter uns
trabt,
galoppiert
schon
die Erde!
In alto
sull’arcobaleno la mia libido
non battezzata
ti costruisce
un tabernacolo
a colori,
il mio
cavaliere
nel satellite:
mîn
lip!
Tu mi sostieni,
mi sostieni
in questa
vita centrifuga?
Anche io
da fermo
già cavalco
la terra,
respirando
secondo il programma
del tuo
corpo eterico.
L’ostensorio
della mia bocca strozzante
riceve
ogni giorno il suo incanto.
Owe,
variabilmente
annuvolata,
tu non
mi consideri più!
Mantengo
il riflettore teso.
Mi manderai
via ancora una volta
Da ammiccante
visiera?
Si sferza
uno dei miei capelli completamente
fino
all’orientamento?
Owe,
tra di
noi trotta,
galoppa
già la terra!
4 -
WIR jedenfalls
sind
längst
auf
Zeitschiffen
unterwegs,
von
Brüchen
herüber,
aus Wurzeln
hervor,
übers
Gleichsein.
Geschwindigkeitsselig
messen
wir Lichträume aus
und sprechen:
vielleicht:
singen
wir auch:
Heiliges
Ich und
Heiliges
Nichtich!
Wohin wir?
Wohin immer!
Wir laufen
auf funkelnden Kielen
die
Sphärenfunktionen
entlang,
holen den
Schmerz in die Lust,
die Toten
ins Leben,
machen
sie schön,
machen
uns schön,
lassen,
erregt,
wie wir sind,
lassen
einander
prinzipiell
überlagern.
NOI siamo
in ogni caso
da molto
per strada
sulle navi del tempo,
di là
dai ponti,
via dalle
radici,
sopra l’essere
uguale.
Felici della
velocità
misuriamo
sogni di luce
e parliamo:
forse:
anche cantiamo:
Santo Io
e
Santo Non-io!
Noi dove?
Dove sempre!
Andiamo
su sfavillanti carene
lungo le
funzioni delle sfere,
portiamo
il dolore nel piacere,
i morti
nella vita,
li facciamo
belli,
ci facciamo
belli,
ci facciamo,
agitati,
come siamo,
ci facciamo
per principio
sovrapporre
l’uno all’altro.
5-Frühlingsblume
In meinen
Herzbeutelblättern
sollst
du dich ungetrübt küssen
mein
Bildbräutigam,
meine Spiegelbraut,
serosa
mystica non seriosa!
Surreale
Atrien links und rechts...
unter dem
Blutregenbogen kitzelt
dein
Fuß
sich mir
wurzelnd
in die Mandalakammern.
Trink dich
rot!
Oh du
osterglockenselige
Märzbecherhölle!
Narcissus
poeticus?
Diasystasenerregt
blüht mir aus
Halbmondschleusen
dein
Geschlechtsteil
androgyn
in den
Lippen.
Nei foglietti
del mio
pericardio
devi baciarti
non turbato
mio promesso
in immagine, mia sposa allo specchio,
serosa
mystica non seriosa!
Atri surreali
a destra e sinistra…
Sotto
l’arcobaleno
di sangue prude
il tuo
piede in me
radicandosi
nelle camere del mandala.
Bevi te
stesso fino a diventare rosso!
Oh tu inferno
di bucaneve felice per le campane di pasqua!
Narcissus
poeticus?
Eccitata
diastolicamente mi scorre
dalle chiuse
di mezza luna
la tua
parte di sesso androgino
sulle labbra.
Traduzione
di Marco Nieli