Ascoltami, Alessia, nell’aria
inazzurrata dal volo di cieli
a sovrapporsi, carta velina
o pagine di un libro di poesia
avviene ancora vita, se era
esistere nuotando, saetta o freccia,
tu adolescente nei jeans stretti
sdruciti al punto giusto,
e la maglia rosa fucsia che
ancora ti accompagna
nel suo afrore. per mattini di gioia
al bar con Giovanni
dopo liquidità di bacio.
Stupore a poco a poco presentito,
nel vibrare di un tempo altro,
vacanza a Ischia nel 2010 se
tra pagine archiviate di diari,
con pastello rosso carico o incerta
grafia, uscisti dove ci sono le
stelle a respirare l’aria carica
di fiori:
da nominare, non ne conosci la
classificazione: allo specchio ti guardi
sei bella e tutto il mondo fuori,
grano dei capelli, azzurro
limpido occhi che a poco a poco
nel disanimarsi delle forze
nella sera ritrovano intensità,
come se dopo l’esame di italiano-due
superato fosse accaduta una storia
da raccontare bella: trenta e lode
e viaggio ad Assisi con l’amato.
Alessia, colei che protegge,
ascoltami nel dedicarti il mio
tempo migliore, a dire di te
poi in presagi di gioia ti penso
nella festa a casa dell’amica
farsi parola.