VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
Electronic Center of Arts

Direttore: Emilio Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art

Calamus
Dediche

Ai poeti contemporanei


Glosse
di Viola Amarelli


Occorrono ossessioni,
fobie, dolori, démoni
per essere scrittura
sostengono gli amici,
come se grazia e gioia
per lieto contrappasso
fossero riservate
solo agli analfabeti.


*

 
Lunghissimo e prolissimo quel metro d'ineffabile dubbioso d'indicibile non trova mai
l'a capo.
Breve. Bene. Elimina il superfluo:
l'io e  il verso

 
*
 
Cut up su ready-made
nel gioco già ritrito
di replica e smontaggio
in cerca – oh la gran nova!-
di schemi ed algoritmi
come hanno sempre fatto
imam, rabbi e prevosti.
Salta pure le pagine,
servono altre parole.

 
*
 
Ordunque,  ordendo
lasso lo squarcio nell’intestino
molle col baratro di pene
le unghie rosso fuoco
a scorticare
un io di plastica, residuo
la bambola sgonfiata ,
ordendo dunque
sangue e placenta
nel gorgo di misterico fasullo,
ordunque nell’ordito
saldo risale rimasticato bolo
un cinguettio
da gazze quando non il belato
del gregge, poverelle.
 
*
 
L’intronizzazione (del corpo parola) e;
la sacralità  (del fiotto doloroso il tocco) e;
l’umiltà esibita (a piena voce barocca) e;
il sacrificio altrui (rimirato in controluce, o l’orfana arte, poverella) e;
le serpentine mentali (citazioni tarsie schegge
in bricolage d’oro e smalto manierista) e;
il silenzio mistico (invocato, peraltro impraticato) e;
l’ego espanso( dilatato dilagante dilavato).
Già visto. Già dato. Sba(di)gliato.
La vita è un lavare di calzini
inincessante, bambini dai piedi mai infangati,
oh fortunati, almeno sulla carta sorridete.  


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