éffètti 2 marinetti
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scaramantico UNDICI
bel numero il tuo così vicino al 10
numero di MARADONA
allora cantiamolo insieme
secondo il turboreattore che ha fatto
decollare verticalmente i tuoi poemi in libertà
10x10.000 tumultuose corde vocali urlanti simultanee
g-òòò-òòò-òòòl-lllllllllll
undici sillabe undicimila liberatorio supremo boato
ovale
levarsi anulare dritto al cielo del San
Paolo denudo
sostare in alto sospeso
al SILENZIO
prima che gli echi ritornare in terra
svuotati della carica iniziale
cadere a fungo-pioggia inivisibile
vita d’atomi-suoni sull’ITALSIDER rovente
sulla Tangenziale nippopartenopea carovaniera
nastro magnifico di cemento-asfalto
aeroterrestre
grido-velivolo
il grido del San Paolo 10 x
10.000
incombe
cupola
mentre il ginocchio sacro-divino-parte-si muove-saggia
medita-scruta-allestisce-finge-palleggia-arretra-avanza
idea-
suggerisce-provoca-inganna-ricama-straripa-realizza
gòòò-òòò-òòòl-lllllllllll
ginocchio
settimanale nel fragore della domenica urbana
elica
trapanante
avvitarso tra centrocampo e
cuori
elettrocardiogramma
al portiere che ti avverte nell’area
di rigore
traguardo ribollente di squali tra rete-pali
femore-tibia-rotula
firmata Michelangelo per via del
quadricipite
che rugge
il suo turgore
la coscia
è di un Leonardo della sfera
carambolante in metamorfosi
da Ovidio mai cantata
ma cantabile da quello del futuro insieme
al nuovo
Omero
il
Cebolite già Pelusa
lo fecero gli Dei in Achille mutare
magica pelota nella caviglia
inclusa la madre Tota tutto
lo aveva immerso in bagno di plutonio
pressato
nelle maglie delle difese avverse stretto in grumi
frotte
gomiti spalle anche ginocchi mani segrete cattiverie
deliranti
bestemmie a boccachiusa invidie assedianti
ma LUI antenna
onnivedente radar
scopre-vede oltre il groviglio
l’esile spazio filiforme
dove a stento passerebbe soltanto
un raggio di buio
E’ LA’
CHE IL GINOCCHIO DIRIGE IL SUO LASER
attimo
fulmine tuono
folla
stadio
delirio
tripudio
futurista impennarsi alle telescriventi del cielo NATOnapoletano
esplode
legamenti-menischi-impulsi-circuiti nervosi eretti allo
zenit del
gesto atletico VELOCITA’ VELOCITA’
FEBBRILE quale scala
Percalli
misurerà i tuoi gradi in gara con suono-luce
cantiamolo
insieme mio Filippo Tommaso Martinetti numero undici
di
scaramanzia
questo numero DIECI di ginocchio
e compiangiamo
la tetra
moviola che stasera distruggerà nell’alambicco
ripetitivo-gocciolante
lentezza
noioso va-e-vieni ogni capolavoro
che ci
ricrea
BASTA-NON-TI-VOGLIAMO-BASTA-SPARISCI
ABOMINEVOLE TELEGONORREA
pillola
passatista del critico sedentario che non sa da quel
ginocchio
trasmessi i megaherz della felicità