1. 00001
2. 00010
3. 00011
4. 00100
5. 01000
6. 01011
7. 01101
8. 10010
9. 10110
10.
11000
11.
11010
12.
11101
1.
00001
O rime sparse
e dolenti
d'inchiostro
che urla ancora!
O lamenti
di un cane accarezzato!
Apostrofi
di un re prostrato!
Che senso
avete? Perché mi assalite
ancora?
O dipinti tranelli
del male.
2.
00010
O Male!
M'hai invaso
e non ti voglio
Scacciare
O mia Demonio
dagli occhi di mare!
O Male
d'amare.
3.
00011
E non mi
è dolce morire
in questo
strenuo non capire
il tuo
dire
l'estremo
andare
4.
00100
Un attimo
e non urli più,
luce, anzi
m'illumini
e m'acceca
il male
il silenzio
il sole
levato in cielo
E più
non sento
gli spari
della festa
il boato
delle campane
E non
m'importa
di tante
chiacchiere
l'invidia
della gente
la follia
del tempo,
Solo il
tuo amore
la tua
vita che adoro
il tuo
battito nel mio cuore,
Il nulla
fuggito
all'infinito.
5.
01000
Liberami
morte
Serena
Dal male
che non mi uccide
Il futuro
è ormai bruciato nel sangue
E l'anima
non rimane
6.
01011
C'è
bisogno di morire
per poterti
guardare
in volto?
C'è
bisogno di morire ora
per sentirti
dall'alto
in quel
volto ancora?
7.
01101
E non ho
più
i tuoi
occhi incendiati
fino al
mare
Le tue
maglie lacere
fino alle
distese
Il tuo
corpo spurio fino al cuore
I dolci
baci infino al sangue.
8.
10010
E ancor
ti vedo immenso
saturo
vuoto
oltre
l'arduo,
arido vero
che ancor
mi ferve
E mille
ceneri, mille mal di testa
E mille
noie sganasciate
E più
gocce scavate
fino alla
noia.
9.
10110
Annidati,
se recassi batteri
Da bocche
ime bieche creaturine,
Non seppi,
virus a usurparmi il cuore
Di notte
nei boschi cieche stradine,
Nei geli,
nelle auto stentando a dire
A basciarti,
negli occhi herpes solari.
10.
11000
Sei caduta
in ogni trabocchetto
Come nube
al vento
Credendo
d'impugnare ogni evento
Con ogni
pegno.
La Noia
ha già finto Amore
Amore ha
illuso il Male
E questi
ha già strepitato il Sole,
E tu sei
rimasto
Virtualizzata
in un dolore.
11.
11010
La luce
azzurrina
Rovo di
tubi incandescente
Invischia
mosche, zanzare, la farfallina
Tradita
nel Sole
E il friggere
della loro morte
Ci snerva.
12.
11101
Dove sei
ora? Che fai? Di me hai ricordo?
Senti:
ombra di te non c'è in questa piazza.
Passato
è l'asfalto sulla trama
Dei giorni,
gli inchiostri sul quaderno
-Ancora
verrà sangue alle parole?
Ma lascia
che ora scorra fino al sole:
altrove
ove agli universi m'interno…
Di me il
chiuso inferno d'amarti troppo,
di solo
amarti e non volerti bene,
il doppio
delirio di chi si nega
agli altri
e a se stesso per amar di sé
più
di se stesso, il sacrificio ottuso
di chi
sa, O mio Dio, e non sa salvarci,
Si scorda
in altri volti, in altre linee
e fibre
e cuori e mondi nel tuo ricordo.