VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
Electronic Center of Arts

Direttore: Emilio Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art


Calamus
Almanacco di poesia


Nino Velotti

   
  1. 00001
  2. 00010
  3. 00011
  4. 00100
  5. 01000
  6. 01011
  7. 01101
  8. 10010
  9. 10110
10. 11000
11. 11010
12. 11101




1. 00001

O rime sparse e dolenti
d'inchiostro che urla ancora!
O lamenti di un cane accarezzato!
Apostrofi di un re prostrato!
Che senso avete? Perché mi assalite
ancora? O dipinti tranelli
del male.

2. 00010

O Male!
M'hai invaso e non ti voglio
Scacciare
O mia Demonio dagli occhi di mare!
O Male
d'amare.

3. 00011

E non mi è dolce morire
in questo strenuo non capire
il tuo dire
l'estremo andare

4. 00100

Un attimo e non urli più,
luce, anzi m'illumini
e m'acceca il male
il silenzio
il sole levato in cielo
E più non sento
gli spari della festa
il boato delle campane
E non m'importa
di tante chiacchiere
l'invidia della gente
la follia del tempo,
Solo il tuo amore
la tua vita che adoro
il tuo battito nel mio cuore,
Il nulla fuggito
all'infinito.

5. 01000

Liberami morte
Serena
Dal male che non mi uccide
Il futuro è ormai bruciato nel sangue
E l'anima non rimane

6. 01011

C'è bisogno di morire
per poterti guardare
in volto?
C'è bisogno di morire ora
per sentirti dall'alto
in quel volto ancora?

7. 01101

E non ho più
i tuoi occhi incendiati
fino al mare
Le tue maglie lacere
fino alle distese
Il tuo corpo spurio fino al cuore
I dolci baci infino al sangue.

8. 10010

E ancor ti vedo immenso
saturo vuoto
oltre l'arduo, arido vero
che ancor mi ferve
E mille ceneri, mille mal di testa
E mille noie sganasciate
E più gocce scavate
fino alla noia.

9. 10110

Annidati, se recassi batteri
Da bocche ime bieche creaturine,
Non seppi, virus a usurparmi il cuore
Di notte nei boschi cieche stradine,
Nei geli, nelle auto stentando a dire
A basciarti, negli occhi herpes solari.

10. 11000

Sei caduta in ogni trabocchetto
Come nube al vento
Credendo d'impugnare ogni evento
Con ogni pegno.
La Noia ha già finto Amore
Amore ha illuso il Male
E questi ha già strepitato il Sole,
E tu sei rimasto
Virtualizzata in un dolore.

11.  11010

La luce azzurrina
Rovo di tubi incandescente
Invischia mosche, zanzare,     la farfallina
Tradita nel Sole
E il friggere della loro morte
Ci snerva.

12. 11101

Dove sei ora? Che fai? Di me hai ricordo?
Senti: ombra di te non c'è in questa piazza.
Passato è l'asfalto sulla trama
Dei giorni, gli inchiostri sul quaderno
-Ancora verrà sangue alle parole?
Ma lascia che ora scorra fino al sole:
altrove ove agli universi m'interno…
Di me il chiuso inferno d'amarti troppo,
di solo amarti e non volerti bene,
il doppio delirio di chi si nega
agli altri e a se stesso per amar di sé
più di se stesso, il sacrificio ottuso
di chi sa, O mio Dio, e non sa salvarci,
Si scorda in altri volti, in altre linee
e fibre e cuori e mondi nel tuo ricordo.


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