1. La nascita
2.
Insonnia
3.
La visione
4.
Rivoluzione n.
1
5.
Dr. Coerenza
6.
Sciamano
7.
Lo schermo
8.
Poeta
9.
L'ironia
10.
Un anno terribile
11.
L'allucinazione
12.
Fratelli della
notte
13.
Beat
14.
Beat 2
1.
La nascita
Ho dormito con un Angelo
prima della
vita,
un eroe del
west
un mutante
delle terre mentali
la macchina
delle vie tranquille
il treno
d’amore ermafrodita
nel paradiso
azzurro
Come un uragano
si
compì il danno inatteso
sui
ribaltabili gonfi di voglia
Buick del 56
raccontano i
graffiti americani
In principio fu l’ansimo
auto
trasformazione laterale
fotosintesi
seminale boicottante
poi i palpiti
bumbum
Acquistai dischi blues
mi regalarono
l’anima
la luna
appiccicosa
& le
lacrime,
requiem per me
Pensai alla leggenda
sognando il
cancello
chiavi
sottratte all’amore
con ironia,
desiderio
pallido
Ho dormito con un Angelo
prima di
leggere la parola mondo
gli occhi
azzurri
l’accento
d’Irlanda,
spesso
lanciava anatemi
o bestemmie
Una persona dabbene,
amava la
musica
parlava ad
indovinelli
disse che mi
avrebbe custodito
ma è
sempre sbronzo
o pieno di
tranquillanti
‘Aspettate’ feci, durante
il giorno del boia
la luce deve
pazientare
c’è
ancora fiato nella
bocca delle notti
pensavo
poco convinto
Le braccia sull’anima
sotto il
marciapiede rapito
Hallelujah
fu quello che
dissi prima di
scoprire
quanta
bassezza viveva aggrappata
alle menzogne
Ho dormito con un Angelo
il giorno in
cui vidi la luce
capelli biondi
alito buono
annusava i
sogni come un cane
latrando
quando non capiva
Dal suo grembo nasceva la schiuma
dalle braccia
schizzi di sangue
religione
tossica
Angelo
d’Irlanda
le sue
pupille piccole
punta di
spillo
Piangevo,
non volevo
venire
piangeva,
diceva di
andare
silenzio poi
il primo
vagito
sensazione di
lamiera accartocciata
2.
Insonnia
Vivi agitato
urlando
contro la casa dei sospiri
figli di
tiepidi bugiardi /
ragazze tambureggianti
sogghignano
divertite
a facce senza
senso /
prima di tessere la tela
ragni
incravattati danzano in
cerchio
su tele
asimmetriche, aspettando
/
laggiù la città
ride
cosa ci siamo
fatti
bionde
sorelle saccheggiate?
/
echeggia lassù un suono
greve
campana di
una notte a spicchi
silenzio
luna, nasce la folla
/
fantasmi muti si aggrovigliano
protagonisti
di epiche recite
sparse /
lacrima il whisky
salutando il
mondo spettatore
di una fiamma
inattesa /
eccoti notte, sospira la fioca..
Gesù
aiutaci, modello
semplice,
uomo luce /
volere potere
lotte impari
scoccate su fili
introvabili,
per chi vede
3.
La visione
All’inizio
oscurità,
ciclone, acqua
pasteggiarono
sotto vetro
nel regno
fluorescente di Hactcin
il Nero,
benevolo dio
la luce improvvisa
sorprese
triangoli di
sole
carni,
sangue, ossa & pelle,
vedemmo la
luce
al
centro
abbagliati
gabbie negli occhi, menzogne sulle
dita
falce presbite
recise l’oro
in bocca del mattino
nei giorni avvizziti
camminiamo
vicini
profetizzando
la visione
4.
Rivoluzione n. 1
Sventola la barriera del presagio
salutando la
notte ribelle
mantello
delle cupole distese
/
il nero ha disegnato il muschio
sulla strada
asta pungente
infastidisce
una luna
umida /
due giovani si amano sotto il
telo del mare
schiuma
ribelle, tocco d’unione
testimonianza
protetta di forza
/
uomini K, fogli di facce, muscoli
gonfi
sfumano
all’ombra del cambiamento
inatteso /
lo chiamavano uragano, divenne
un Polifemo d’ebano
rinchiuso /
profumo di rum, fumo, salsedine
& danza
alla sorgente
del mare aragostato
ma il dottore
è morto
ad alta quota
più
vicino a quel dio
in cui forse credeva /
ricorsi della madre T, infedeltà
dei suoi prescelti
la siepe
è stata potata
/
cascata arida dal flusso parsimonioso
il tempo
degli eletti ha esaurito
l’incantesimo
ben venga il
manto freddo, spada
del petto
guscio
morbido nel gelido inverno
5.
Dr. Coerenza
Lo sguardo fisso sul sole
il capo
reclinato di lato
& il
cuore tranquillo
impavido
nelle battute
viaggiasti su creste d’onda
con gli
squali che ti
addentavano il fianco
cercando le
crepe,
il punto sacro
camminasti su sabbie d’asfalto
col cielo
come unica data
piccolo
ricordo di seta
natale poco
importante
per strade di donne belle
che avevano
gli sguardi
che amavi
la tentazione
di stringerle
al cuore
perse con te la battaglia
oggi la tua barba ormai
lunga
si mescola ai
sogni infantili
& ancora
cammini nei
campi
dissetandoti
alla cascata
giusta
poi giunge l’istante fumoso
aspro come limone
figli che
bagnano la fronte
del padre
sognatore
sei stato l’esempio di molti
corteccia nel
mondo molle
sei stato il
dottor coerenza
anche agli
sgoccioli
mancherà all’arte
il tuo passo
geometra
della poesia
mancherà
al mondo
il tuo sogno
di frutta
& libertà
ora vai uomo d’amore
guerriero
inconsapevole
la morte ti
aspetta da
tempo
ma con te
è un sole
indulgente
finalmente
il più
fiero degli
uomini
siede fumando
al fianco di
dio
6.
Sciamano
Il muto parlò
con voce roca
caricando
impressioni sulle spalle
sorprese la
tribù,
all'inizio
la fatica
tuono
assordante
nei timpani
dei rivoluzionari
si
versò da bere
lesse fogli
ingialliti
spalmati
d'aforismi
in bella
grafia
nascita,
veggenza, recuperi d’intesa
istrionici
saltelli fra le pozze
si
immedesimò con gli
ignoranti
poi chiuse
gli occhi
amplificò
il respiro
lo sguardo
dolente,
nuovamente il
tuono
smise di
parlare
le labbra
sigillate,
in ordine
nel silenzio
immacolato
si sciolse
7.
Lo schermo
I
Cielo tagliato, lampi azzurri,
inferno proveniente dall’alto
cerniera
d’aria sibilante, mondo
roccia frantumato
si
inginocchia nel fumo nero
speciali TV,
sinfonia tragica,
sembrava Mozart, il burattinaio
barbuto
occhi
appannati dall’oppio buono
si udì un rumore, lo squarcio
serio,
metallo fuso
& vetri rotti
alle 15 italiane,
suonavano
melodie di polvere
stavo fumando & maledicendo
l’amore,
telefono
Tailandia, l’amico in
panico linguistico,
scoprivo il
mondo innanzi al
videogame reale
scaffali
piegati, cestelli d’acqua
come oro
sentimenti
distorti dalla paura,
nello scontro dei testi sacri
le forze
alate sconfitte dai
temperini
cane scivolato in poltrona, mi
appiattivo il lenzuolo
riso nervoso,
paura, disgrazia
non conoscevo
i volti ma sentivo
gli odori
testimone
della storia studiata
dai figli, dei figli
i sogni di pace clandestini
furtivamente
si nascondono fra i
missili
pattumiere
& fanti sul mare
increspato,
apocalisse da
scacchiera
media
abbuffati come gufi,
rami che
tendono al Medio Oriente
Il disegno evirato nei campi,
rovesciato da pennellate
imprecise
storto sul
legno ad intrecciare
fogli gobbi,
vidi dodici
down spagnoli cantare
sul molo
& piansi
la donna dell'aspirante poeta
ama i giocatori di squash dalle
scarpe di
pinguino
psicanalizza
le piante bagnate
di sangue & scosse
televisionesadicamentereale
trasmette
immagini irrispettose
yo yo, sogni di college
yo yo, il
polo elettrico
sforna la
caduta del palazzo
le fibre ottiche,
necessarie
come il vino
ostacolano i
centauri liberi
di fondersi alla brezza
fra rifiuti
& catrame
sollevati,
lontani dalla
schiavitù
metallica
l’ ovest, bellezza avvizzita,
celebrata in pellicola si strugge
alla ricerca
di un sogno che
ha smarrito la sorgente
ci siamo
spellati il cuore da
vivi, perdendone lo spirito
ancora Tv,
monete, testi, foglie,
opinioni, significati, morte
& tutti parlano ad alta voce
senza dire
niente
II
Televisione accesa, tavola
imbandita,
tornato
nauseato dal centro commerciale,
profumo della
nebbia dei km percorsi,
cerco riposo
dopo tutto_
di nuovo lampi nel cielo, biglie
rovesciate, infrante su
carcasse molli
trenta giorni
dopo, quasi trentuno
immagini
sporche, lerciume strafatto
d’argento,
scaraventa
doppi errori nell’aria
inquinata dalle maschere
antigas
partorisco sofferenze da divano,
davanti alla TV,
la paura a
spasso sulle bombe,
debolmente arresa al
menefreghismo
snobba i
bagliori,
sapori di
morte, amara, ingoiata
cercando l’estasi & dissolta_
il barbuto srotola la parola
libertà
sul tappeto rosso,
fuoco di
candela soffiato via
dal respiro sofferto dei morti
& il
piccolo junior, camuffato
da pagliaccio,
lancia
sassaiole di lodi grezze
alla nazione
bombardata
seimila al mese, l’atomica, le
atomiche, le torri, la guerra
muoiono
sempre i topi,
facce anonime
nel carnevale apparentemente
apollineo, mischiano i propri profili
al fango
luccichio del mare,
ondeggiante
sotto fili bianchi
di luna schiarita
si scopre
macchiato di presenze
balene
metalliche dai denti freddi,
il grembo
zeppo di fringuelli
americani & missili con
dedica,
popoli accecati ricevono cibo
& pallottole,
disegni
animati dalle truculente
sorprese,
Manhattan
transfer sulle teste
spappolate dalla miseria
il barbuto
intanto vilipende
godendo dell’ ignoranza
occidentale
& la
gente ha le dita incollate
dalla paura,
paura, paura,
paura
Mangio del polpo, bevo grappa,
fumo & scopo la studentessa
indosso una
tuta, senza marchio,
ascolto
musica, esco in moto.
ritaglio un pezzo di cielo e me
lo tatuo in testa
disgustato
8.
Poeta
Studiando i simboli
il giovane
imparò
ad ascoltare
il vento fra le
foglie
venerando le
stagioni,
i solstizi
& gli equinozi
fasciato di donne belle
succhiò
il latte
dai seni
delle giovani madri
ruttando
disprezzo per
le consuetudini
ai confini scrisse
sulla pietra
runica
condannando
Diana
scelse
la pace
apparente
metallo inscatolato
nella
città degli angeli
si scontra
melodioso
a mezzanotte
l’oro solido
nei lidi
desolati
tratteggiati
dall’ombra
celebra
ricordi di
Spagna
toccò divinità,
baciandole
sulla bocca
sogni
scrollati di dosso come
cancri
nel ventre
della
cianotica terra
Prometeo letterario
rubò
la parola scritta
consegnando
fuochi lessicali
alle ombre
piovute nei
bar
dei pescatori
d’altura
scese al mare il giorno del compleanno
amò
una donna ambrata
che divenne
il suo ciondolo
incastonato
al collo come una
perla
semplicemente
rossa
ebbro
si
proclamò messia
poi si
pentì
& pianse
maledicendo
le icone
fuggì
saltellando
fra i sassi
finse di
sciogliersi al sole
&
si
reinventò poeta
9.
L'ironia
L’altra notte l’ironia
bussò
alla mia porta,
troppo
indaffarato
mi finsi
spento
il suo tocco proseguì pedante
accesi la
mente
corridoio
porta aperta
la visione dell’apostolo
i capelli di
corvo
labbra
carnose, seno in evidenza
indossava
abiti italiani
entrò, sedette sul divano
miagolio di
gatta,
ruffiana
spendeva il
suo ansimo esperto
fui sopra lei quasi per caso
profanai le
ombre di carne
custodendole
il cuore in pugno
strinsi la
mano per gioco
compiaciuti nel tempo
ci coccolammo
a frustate
parlando di
libidine & sale,
salse di
virtù
poi scendemmo in strada
profumo di
pane,
affamati
pasteggiammo
fra i rifiuti
10.
Un anno terribile
Un anno terribile di sogni aridi
galli
messicani, centrifughe
d’orgoglio
stese come
panni sporchi,
ho baciato
dio sulla fronte
tempesta
elettrica
Mi sono sentito malato rinchiuso
nei sanatori
eretti dalla
mente
le guardie
erano vestite
da pupille
dilatate
l’unica cura
il ricordo dei giorni
belli
Sono sceso nel vortice pezzato
ho camminato
a piedi scalzi nella
neve
leggendo
& rileggendo sempre
lo stesso libro
di fantasmi e
clochard
sogni
lisergici & tilt
Le gocce del deserto svelano il
segreto della TV
ho pianto
& strillato,
la neve a
Bangkok
se solo
volessero
occhio
meccanico che non si acceca
La ragazza ha parlato di
perfezione
donandomi
prove dell’esistenza
del Dio
studia
all’Università
&
fa il gioco del verme
si
ritorce nella mente
La gatta scaglia sugli amici
parole
belle come coriandoli
è
fredda come una
tagliola
mi ha
ucciso nel suo buco
accomodante
&
mi cerca quando ha
fame
All’alba sognavo il west
coca
cola cinema &
fast food
avevo
gli occhi pieni di
merda a stelle & strisce
poi fu
la volta di indiani,
negri, rasta e yo yo
oggi
adoro la silenziosa
compagnia delle puttane
Mio fratello ha gli occhi
tristi & porta gli occhiali
spesso
lancia al cielo
il suo credo
accompagnato
da qualche
bestemmia
parliamo
coi silenzi &
puzziamo di vernice,
abbiamo
belle menti
Sono un uomo da grandi terre
sguazzo
sempre nella stessa
palude
dissotterrando
le ossa
lerce
dei me
stesso uccisi
lungo il
cammino
Ultimamente il congresso
parla di guerra & kaos
dovrebbe
giungere dai mori
ultimamente
il congresso
spruzza sperma litigioso
sadismo
gocciolante sulla
bandiera
degli
amati cowboy
Ho letto William Blake &
non l’ho capito
parlava
di mirto, morte
catene,
ombre
&
cenere sul capo
paura
Sono andato a piedi fino alla
banchina
pioveva
fitto, l’acqua amorava
col volto
sensazione
adolescente
mi sono
seduto sul molo
volevo
uccidere il tempo
Notte illuminata dai lampioni,
scroscio di pioggia
motori
rombanti si aggrediscono
sfidando i loro metalli
la
collisione, profumo
d’amarena
l’asfalto
insanguinato,
il cranio rotto, rumore denso di tragedia
prepara
alla morte il letto
ospitale
La amo,
tintinnio di campane
sole che
sorge & tramonta
col suo battito di ciglia
luce che
fiorisce in gola
cosce giovani
che danzano
rassodate dal
vento
Un anno terribile
freddo come
il ghiaccio, mi ha
bruciato i capelli
senza
preavviso ironia che proclama
sogni ciechi
di caverna
11.
L'allucinazione
Soffice il riso
inconsapevole
scivola
lungo il
pendio
degli umori
nervosi
seduta nel regno di carta
vestita di
sola luce
capelli
ondulanti sul volto
le gambe di
cenere & crema
invii ipotesi ardite
sinonimi di
labbra rosse
invaso dalla
ruvida lingua
il collo
sciocco si struscia
mi sveglio un mattino uggioso
colombi in
richiamo di monta
la tua figura
scomparsa
bevo una
birra gelata
IMEN
Odori guizzanti di cascata
rumore di
passi nel pantano
a mezzanotte
femmine
giovani
corrono
incontro
ai loro
sepolcri
12.
Fratelli della notte
Brindiamo
alla notte
coi calici
alzati
manti scuri
modellanti di forme
la pioggia,
il mare
tempesta
bucolica
inonda
scacchiere corte &
desideri confusi
eventualità
sabbiosa,
concerto di
opache conchiglie
& in
cerchio le donne danzano,
fan l’amore
coi lupi
sognando albe
prigioniere
fra le tasche
del buio
oh, fratelli della notte
13.
Beat
Dolore
straziante, chiave di
soul,
accarezza il
ritmato vomito dei
sognatori
ehi voi, sono
l’uomo mescalina
dalla fronte
indiana, dagli occhi
damascati
acido,
sperma, veleno, rabbia,
illusione che fu
sofferto
canto di galli intenti
a venerare l’albeggiare del mattino,
dolce
candore, rancida schiuma
d’ ubriachi
fumosi night
club, cavalieri
del Dharma
applauditeapplaudite
14.
Beat 2
Sogna la scia curva del destino
clandestino
di miele, vestito
da donna
volubile come
le sue emicranie
bisbiglia
indesiderati segreti
sulla vita
rum oste, ho sete