VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
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Direttore: Emilio Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art


Calamus
Almanacco di poesia


Edoardo Sanguineti

   
1. il meno peggio ragnettino - (giugno 96)
2. siamo una doppia coppia  - (giugno 96)
3. io sono, nel mio complesso - (luglio 96)
4. aggiungo, adesso -  (luglio 96)
5. non elemosinavano affatto - (agosto 98)






1. il meno peggio ragnettino  - (giugno 96)

Il meno peggio ragnettino, qui,  praticatesi un rude rinopiercing, mi hanno ammonito
d’urgenza, era piuttosto saffico: (una cosa sottile, scura: congiunta, pare, a un’acre
e molto asprigna indonesiana piatta:
      non è il caso di ridere, così (anche se ridono
i remoti semiti medesimi), se hanno singolarmente scaricato, dentro la singola 69,
il mio singolo me:
  ho assunto un brodetto di tartaruga, adesso, qui all’Alexander,
in memoria di Popa: ho pianto i giorni delle crude aringhe, che masticammo lentamente
insieme, in questo porto, da queste parti:
      (ma il paesaggio è in biodegradabile degrado:
sono più cupe le strade, più frigide e fragili: questo però è pure il mondo, e mi piace,
che è un dappertutto ormai dovunque, in cui ti manifesti e ti comunichi, quando un po’
tu riesci, con afrogesti e anglogemiti):
      succhiami in blocco, mia tarantola eterna:

2. siamo una doppia coppia  - (giugno 96)

siamo una doppia coppia, all’asso di cuori:
      così si dice (e si diceva) e dico:
in prima istanza, siamo due ricami: ti sfioro, azzurro, appena, con la destra:
(la sinistra, sull’anca, mi fa un’ansa): non ho una testa, ma un preservativo, a tronco
di cono, che è come un pesce plissettato e rugoso: (e ho una flanella da vegliardo): e tu
sei nera nera, voluttuosa, la coscia rigonfiata, ridondante, lavorata di bianco, con minimi
piedini incrocicchiati, a punto croce:
      nella seconda stazione, io ti vedo, invece,
che ti reclini il capo (che è nuvoloso, che ti stia tra nuvole, nuvoletta mia dolce,
cielo mio):(sono la sagoma tua, sagoma mia): ci stanno, dentro, due tavoloni sgomberati
in noi: ci è stata fatta una piazza pulita:
      siamo clessidre, con la sabbia in fondo:

3. io sono, nel mio complesso - (luglio 96)

io sono, nel mio complesso, un corretto signore complessato: (anche se poi, sovente,
in certi casi, sono corretto come un caffè, con quale spruzzo, così, di alcunché):
(sono analogo, allora, a un irish coffee, esattamente, spiritoso e cremoso): (sono,
allora, persino, finalmente, policorretto politicamente): (il che è certo un eccesso,
ma qui eccedo):
  e alla Brigitte (o giù di lì, direi), che mi affiancava nel mio folle volo,
un’ angelina, me )C, al )A, berlinesina in tulle e in taffettà, con quattro cuoricini,
agli orecchini argentini, e con due gamba bionde, ignude tanto, ero sul punto, quasi,
di inoltrarle, cerimoniosissimamente, reverente richiesta di licenza di molestarla,
sessualmente, un poco:
   ma era molto attirata dall’oblò, lassù, tra cirri, cirrostrati
e cirrocumuli, nembosa e sfilacciata, acido e acerbo micromanichino:

4. aggiungo, adesso -  (luglio 96)

aggiungo, adesso, che più tardi, a terra, senza autorizzazione preventiva, con tatto
e con contatto, ho intrattenuto, astuto, un dialoghetto ossuto, sbrigativo ma dolce,
senza sblocco né sbocco (e prescindendo dalla verde bocca, e prescindendo dalla gonna
verde), con un arto inferiore, il sinistro, di una sehr oleine Hexe, scampata in fretta
alla sua Teufels Kuche:
   (ma mi è scappata, poi, tra le quinte, struccata, con il migliore
pseudomacho, tra i suoi puppenstudenti, gonfiati ad arte nei loro calzoni, da autentica
omotaverna lipsiana):
   (e così, a notte alta, sono qui, dentro il mio caldo nido
in Lutzowplatz, che mi massaggio, saggio, con la rabbia, il mio penoso piede cavallino):
 

5. non elemosinavano affatto - (agosto 98)

non elemosinavano affatto, i canterini: (anzi, davano prova dio virilità vocale,
e non soltanto polifonica, diamine, se il recipiente, non essendo un supplice
salvadanaione, era una specie  di damigianona iperliquorosa ammazzamatricole):
           questo,
a Yale, a cena, al club: erano i Whiffenpoofs, per la cronaca): (a Los Angeles, invece,
Sunset Hall, dove finirò, immagino, i miei giorni, leggo che c’è una vecchia casa di
           riposo, ]
per marxisti vecchi):
  (l’ultimo compromesso, si racconta, è che hanno adottato le tovaglie,
a tavola, da poco, adesso); (che le hanno messe ai voti): (okay, three cheers):


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