1.
Fra le stelle di Cuma ho veduto
2.
Pensando pelle che sei già imbrunita
3.
Sbilenca
4.
Lì, dove il ponte romano
5.
No, non temo la notte
6.
Per uccidere il mondo ho bisogno
7.
Quando ho fatto il mondo
8.
Adesso che sei ombra puttana arsura corolla di cosce niente
1
Fra le stelle
di Cuma ho veduto
i tuoi
occhi agitare cavalli,
la furia
del tuo viaggio
in un lampo
attraversare
tutto il mio cuore.
2
…Pensando
pelle che sei già imbrunita
come pesca
d’agosto
ma più
rossa
e scotti
e bruci
quando
le mie dita
t’osservano
s’intrecciano nel vuoto.
3
Sbilenca
come la Cometa
accavalli
le gambe nel vuoto
e mi rifili sguardi
bianchi
di madreperla
— Troia!
—
gridano
anime concave d’avorio
raccattato nel mare
e il suono
batte il suono
e si fa luce
e l’oceano
rimbomba
stanotte che ci siamo tuffati
col cuore
nudo
fra le
rocce del Bue marino.
4
Lì,
dove il ponte romano
conduce
alla foce del Liri
e vecchi
pescatori quasi dormono
immobili
tra le canne, nel riflesso
opaco del
fiume,
protendevi
lo sguardo all’orizzonte
Poi navigammo
il corso
fino all’ansa
d’un antico
paese in muratura,
dove nella
foschia del tempo andato
ritornava
l’inverno.
Le tue
parole rare risaltavano
nell’acqua
come trote
alla luce
lunare,
e quella
vaga ansia…mi rammenta
vortici
inquieti d’un gabbiano perso
intorno
al faro in tempesta,
…un’ansia
dolce, che turba
e non si
placa.
Non conosco
il segreto che ti tiene
viva nel
fiume dell’indifferenza,
forse la
leggerezza del tuo seno,
la pietra
d’ambra che
come a
una lenza
sottile
vi discende in un profilo
oscillante,
sereno.
5
No, non
temo la notte
né
la lunghezza del giorno
e l’ombra
della strada che da ogni lato
t’aggredisce
ti squadra
né
il vento che ti frastorna
o la mano
di un uomo
sul tuo seno,
non temo
questo sereno svolgersi delle cose
che alimenta
il distacco
e un’altra
abitudine
né
il sorriso di chi ti ruba un bacio
o il tramonto
che illude
quando
svesti e rivesti la tua immagine
in eccentrica
solitudine.
Non ho
paura di questo domani, no,
perché
per quanto lunghe
e infinite
le tracce che tu segni
ti troverai
alla fine
dentro
i miei occhi.
6
Per uccidere
il mondo ho bisogno
di una
pistola e del tuo sorriso,
per fare
di te un silenzio
un solo
istante mi basta,
la fredda
risposta di domani
la corsa
del prossimo treno
per uccidere
il tempo, un secondo,
l’oblio
del colpo in canna, lo scatto
dell’occhio
sulle cose che restano,
e il tuo
passo
…che continua
ad andare nel ricordo.
7
Quando ho
fatto il mondo
tu eri
la costola che giace
l’occhio
che assevera, la brace
rossa del
fuoco che illumina
di notte,
tu eri
la sordida
ombra della luna
il canto
dolce dell’usignolo
e il silenzio
nudo di queste mani
in una
sola carezza,
eri il
sorriso dell’acqua
penetrata
di luce al mattino,
l’aorta
maggiore di nubi
nella teoria
del tramonto.
Quando
ho fatto il mondo tu eri
la terra
madre l’abbraccio
di tutte
le voci i colori
e la fiera
indecenza della morte
che
dimenticai
di sopprimere
(LETTERA DAL FUTURO)
8
Adesso che
sei ombra puttana arsura corolla di cosce niente
Adesso
che sei frangente attimo che dura liquame vento di sabbia giorno
Adesso
che sei ritorno tramonto addio rincorsa abbraccio botte pianto silenzio
Adesso
che sei notte brace inesausta fica immobile stella filante assente
Adesso
che sei ingombrante pensiero sogno ricordo vero presunto perso
Adesso
che sei universo strage razza immagine viaggio anima cattedrale
Adesso
che sei adagio alba sentiero cavalla montagna casolare scrittura tersa
Adesso
che sei perversa occhi chiavata femmina monta avita gravida
Adesso
che sei stupita anfratto tempo rapita incenso senso presente
Adesso
che sei cosciente folle cruda malvagia ambigua fortezza aprica
Adesso
che sei impudica lubrica calda sporca d’uomini andata
Adesso
che sei bagnata pioggia urina saliva sborra fatta
Adesso
che sei sciatta animale bestiale seriale orale gutturale anale
Adesso
che sei carta mortale sorriso bacio tempesta avviso resta di gioco
Adesso
che sei poco troppo remota ansante duna ancora convessa
Adesso
che sei fessa mistero lacera frusta gemito anelito guerra
Adesso
che sei terra spirito amazzone città democrazia abuso lenta
Adesso
che sei cronaca solitudine spenta tivù audience lontananza canto
Adesso
che sei fragranza abitudine sonno diversa leggerezza oblio incoscienza
Adesso
che sei impazienza seno ansia rabbia cecità bocca primato
Adesso
che sei passato infanzia sogno assurdo oppio distruzione
Adesso
che sei prigione fumo evasione libertà violenza stupenda fiera
Adesso
che sei sfera presenza fissa concerto vuota concava astrale
Adesso
che sei carnale fame rimpianto fallimento oscura resa verità
Adesso
che sei realtà paura trauma rimorso racconto abbandono
Adesso
che sei perdono stanza prece yoga raccolta assassinio audace
Adesso
che sei ferace abominio creatura umile dolce sottomessa aborto
Adesso
che sei porto di mani lingue strada viatico esilio pane
Adesso
che sei immane crepuscolo isola azzurro limpida acqua mare
Adesso
che sei volare aquila istinto sorda rapace altera indenne
Adesso
che sei trentenne moglie amante figlia amica…e forse madre
Adesso
che sei…