Prima
parte 1987-88: canto primo
Terza
parte 1992-93-94: canto primo
Canto
primo 1991-1992
Prima parte 1987-88: canto primo
le piante
del pianto
sorriso
smaltato,
selvaggi
capelli,
il salto
della tristezza
canto disperato
di un figlio
perduto
assonnato
nel rendiconto
della vita,
di amore
lacerato
e...ritorna
Maggio
tra dolori
fiammeggianti
tra sorrisi
amaramente
incessanti
di natura
forzata,
e la tristezza
nascosta
e condanna
di vita.
Terza
parte 1992-93-94: canto primo
non ho
cercato parole
rimango
nel silenzio dei muri
o delle
mura
La vita
raminga
avviluppata
di desiderii
trasfigura
immagini solitarie:
non c'è
urlo che
rimane nel rantolo
ma l'immenso,
infinito
gioco
di restare
a guardare
le vie
della vita.
Canto
primo 1991-1992
Il sole era nello splendore
come rimanere cenere
se rimani un attimo a pensare
capisci che il vento sorveglia i suoni
nel firmamento rapinato
e nel cuore del contadino innaffiato.
Mi ricordo il selvaggio della lucertola
che si avvicinava sempre al mio sputo
bianco non sapendo la mia disperazione
di poterla conoscere soltanto con lo sputo.
Sempre rimane cantata la voce
come stelle cadenti
del rifiuto
di se stessi
abbandonati
come mai
forse un
giorno lasceremo
il paradiso
la passione
e la gioia di non sapere
cosa siamo
rimane
e cresce della meraviglia
di nuovo
la speranza
di ripeterlo a se stessi
come quando
ignoravo
rimango
così nel fischio della vittoria
di lagrime
di felicità
è
rimasto un vagito
un latrato
il firmamento
dell’ululato
come il
pianto
quando
stai fermo a guardare qualcosa
che scompare
nella nebbia
come il
raccoglitore
senza semina
o orgoglio
camminare
nella selvaggia campagna
del dolce
delle contadine
l’ombra
aspra crudele
suona come
l’armonica
dai capelli
ricci bianchi
racconta
la sua vecchia storia
di quello
che rimane
nel deserto
della sabbia..