Sans
passion il n'y a pas d'art
Calamus
Almanacco
di poesia
Felice Piemontese
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1.
Sulle lunghe spiagge che la costeggiano
Sulle
lunghe spiagge che la costeggiano,
le
correnti portano spesso i cadaveri
degli
annegati. Un’imbarcazione tutta
illuminata
appare, si dice, al tramonto;
non
si vede nessuno, a bordo; qualche volta
si
sente il rumore dei remi nella bruma.
E’
il bag-noz, il battello della notte.
Lo
comanda il primo morto dell’anno. Se questi
è
un vecchio, l’apparizione del bag-noz significa
che
nei dodici mesi successivi molti fanciulli
moriranno.
Se il capitano è un ragazzo,
invece,
saranno i vecchi a morire.
2.
L’isola infine spari, inghiottita con
L’isola
infine spari, inghiottita con
tutti
i suoi uomini, che da buoni
marinai,
si rifiutarono di abbandonarla.
Ancora
accade che si sentano
le
loro voci gemere nel vento.
Sopravvivono,
con i granchi, nelle grotte
sottomarine,
e non si nutrono d’altro
che
di cozze blu e di patelle grigie.
3.
Dunque: sarebbero qui, in queste paludi
Dunque:
sarebbero qui, in queste paludi
popolate
dagli uccelli di passaggio, le porte
dell’inferno.
Talvolta, vi si vede passare
un
uomo alto e magro, seguito da un cane nero;
la
tempesta, allora, non tarda a scatenarsi.
Il
diavolo, con i suoi sortilegi, fa tremare
la
montagna; Saint-Michel si sforza di
far
cessare tali malefici. Le anime dei morti
appaiono
allora e urlano nel vento.
Spesso
vi corrono i fuochi fatui; e accade
che
appicchino il fuoco ai villaggi vicini.
4.
Le ore passano leggendo, talvolta sognando
Le
ore passano leggendo, talvolta sognando.
Si
guarda il segnale luminoso, gli altri fari,
i
battelli che sfilano in lontananza,
gli
uccelli che vengono a battere ai vetri,
il
tempo che fa, il vento che gira,
la
pioggia che arriva.
5.
Il mare si era ritirato da poco
Il
mare si era ritirato da poco
quando
scendemmo sulla spiaggia. Cera solo
una
donna non giovane che faceva
il
bagno nell’acqua gelida (come Sandycove,
sotto
la torre Martello ... ). Senza motivo
improvvisammo
una danza tra gli scogli,
sorpresi
che si potesse essere perfino felici.
Poi
ci fermammo a raccogliere ciottoli
Cavi,
alcuni gusci d’ostrica,
vuoti,
la carcassa ci un vecchio granchio
spolpato.
“E già autunno”-, dicesti. “Tra poco
torneremo
all’enorme
città
dal
cielo macchiato
di
fiuoco e di fango...”
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