1.
a ferri corti
2.
sine die
3.
Statement di me oso
1.
a ferri corti
e se si
ponesse in vita la sagacia d’una landa
mio teatro
tuo dal punto focale
guerra
vólto cesareo?
l’impersonale
dialettica degli estremi
universante
lievitare
alla gola
delle rive
nella memoria
del ritmo
l’antico
più antico
in sistema
sfiorato
periplo
rinsanguato
al sole
dell’interstizio
dove nessuno
comando divieto
porpora
a
bramosìa
di giorno
centro
e scambio delle spiagge lucenti
si sta
al magma, fiamme bizzarre
in sì
carte lacerate al gioco del prezzo-vaglio
passo passo
azzera homo hominis
fittissimo
di cicale
fin dentro
il cerchio del balzo
(disdoro)
del crimine (Cronaca) pas-
saggio
vraCal-a
s t o d’Aro. (e fecegli novare)
inFranco
di luogo in lungo
per la
legittima di popolo signore in habitus
e con fregi
molti addiviene l’estasi del servitore
alla
fioritura;
presenza invincibile del dado
Strego,
d’aspettazione
lo stagliarsi
imago
vedere
cosa, non
precaria
giardino
senza divenire — significità!
assiepamento
all’abbandonarsi del fiume
frammento
Terminus
prendendo
a ben volere la sua cornamusa
rischiarando
con piglio il trono delle tenebre
impressionante
sentiero
scosceso
seduce
il Canto che non abbassa la guardia
(in) buona
parte
combattente
nella mischia delle lettere
sacrificando
Ade in allucinìo
2.
sine die
del tutto
particolare
i clarissimi
osòfici discostano l’unguento
fratrìa
, «persempre» , non osta pro-
fondo ,
la descrizione non descritta
cosista
gratìfica l’impianto
Achi lo
spunto tentato da credo
a dire
il presente Sor attante
parlata
nello Zaré dell’Andùria.
mi son orchestra,
di volta in volta
buhurhando
la Patetica del romanzo
fin quando
non s’abbia dato credito
alle
estetiche
della individualità
e non
biologizza
l’incontro col pallore
il potere
di Axiassurtidine.
i mestieri
i misteri
attracco
di ponte
verderame
solstizio della Chimera
quantum
digressione : al tatto
ma i quadrati
, le , appi sondare la
: voce
, ben a guardare
la lucentezza
del cigno
fan di
tutto – i libri – per l’in-
cognita
quello che cerchi
a tono
nello
scenario
dello spettro.
3.
Statement di me oso
dirompenza
paradigmatica che mette a fuoco
il sapere
delle idee déi segni.
dirompenza
paradigmatica, tentarvi di andare oltre.
e se
vocazioni
attitudini nostre pur disciplinate
a espressione
non riuscissero nell’intento della forma
allora
ripiegare all’inter-pretare, all’in-
tendere
la portata di valenza del paradigma ritrovato;
il nostro
intervento deve pure refulgere di sé.
studioso
lettore appuntatore e ricercatore
di tracce
sentori sapori echi e richiami
nell’atteggiamento
dell’ascoltante,
corposo
e metafisico,
segnato
a vista da logos astratto,
esposto
alle esposizioni del drammatico dicentesi
da voi
con i giochi
giocati e a limite non violato
e con il
sacro terrore per il monumentale delle iscrizioni.
‘in un certo
senso’
darsi
all’avanguardia
ciascuna
volta che s’intraprenda la prova dell’incisione,
inoltrandosi
nell’avvenimento a linguaggi.
solo in
sì pericolo amato è possibile teatro