Andante
vivente
Infinito
vivente
Chouchou
Kanon
Card
I
Card
II
Scrittura
Words
Giallo
Andante
vivente
Eh, si,
lo so, fidarsi è bene
da buttare,
non essere, via vai,
via vai,
dal problema, contorno,
balzo del
valore corretto, fa un baffo
sul
metrò
la grafica, sferra,
sferra,
matitone sbucciato
raggrinza
la carta, falò
sparsi
nella folla ed io,
io, in
comprensione, arrangio
passi
trasandati,
come ceri
tossici
occhieggianti, volta
di scopi
celesti, una volta
tanto
l'affresco
esce
col manto
buio, avanzo
probabilità
e non m'aspetto,
non m'aspetto
altro da te;
le vite
che ti ho buttato
intinte
in navigli secchi,
speranze
nella corte femminile
mi rianimano:
" ti trovo bene,
eh, si,
eh, si, fa la sua figura..."
va
da sé, parla pure, se tu
sei con
me, fai da te:
i baci
dalla rampa di collo
mi
scotennano
dal piacere
di una volta;
il treno
lascia un tempo sfinito,
introvabile
parlato, mi porta
assolto
sul divano, con le tele
segrete
de! mio amico
cogli stivali
nel retro
del luogo,
Dorian Gray
fra me
e me e la grande
casa volta
stagione,
veglia
la partita,
si
riaffacciano
le vigne
ed io mi
correggo m'affido al ritratto...
mi
convincerà; ogni
cosa è
tante cose, si
cancellano
gli uguali, riprendo
lo stomaco
da capo, lascio
la coppia,
mi porto via,
vi abbraccio,
vi abbraccio,
mai saluto
abbastanza,
riprendo
il biglietto...
Infinito vivente
Una finestra,
una sedia,
un qualunque
sospeso,
paga tutto
il mio guardare,
lo star
preferito, il volo
sotto di
me, radici
dell'ascensore,
della casa
volante
di Dorothy...
e di qua
e di là:
da spazio
a spazio
è
silenzio e silenzio
dove si
sposta il cuore,
parlo all'io
abitante
di quel
che non dico
ai lati,
fuori di me.
Dovrei prender
il vento,
togliere
l'orizzonte,
nella
geometria
interrotta,
gli occhi,
oltre la linea
ideale;
il voltarsi di lei,
immagino,
la voce
infinita
nel pensiero
e provo
la fine, ascolto
sommerso
dal cielo,
e mi sottrae
il tramonto l'imprevisto bacio
della
realtà.
Chouchou
"Alla
mia cara piccola Chochou
con
le più sincere scuse
di
suo padre per quanto segue."
Claude
Debussy, dedica a Children's corner
Né
da proporre, né da fare, lati per tutti
hai
conosciuto.
Non credere che l'arrivo
si tagli
o il bianco stia dentro,
per quanto
dica la poesia ha strisce, curve
da far
valere, pagine animate scorrevoli,
nel segno,
nel nero l'insieme, amici da dire
poeti o
l'inverso: l'altro, l'assassino
dei giochi
oscuri che era dentro l'uccello
della baba
jaga
che
approvava,
dissentiva
ad ogni
piano alla finestra.
Cadeva la
neve fuori dai pensieri, cadeva.
Renata
dell'otto volante diceva: "Hai paura".
Ma lui
era nel retro d'altri giochi
quando
punivano la neve pulita.
Kanon
Dietro di
sé il vento dell'equilibrio
un senso
del passato apriva la schiena.
Il rientro
dal ritaglio per inserirsi
nell'ombra
vestita; lo svolgimento
variava
la ripetizione:
"palla
ritrovami, mettimi via ..."
onda di
neve la grafia. Dal cassetto
della
montagna
sporgendo il rettilineo
implorava,
oscillando, liana
nell'aria.
Piegato, rimesso via,
cancellava
i muri con invettive
di
piastrelle,
punte di piedi
di pavimenti,
armadi, verdi mari
appesi,
rotolanti insorti.
Povero
Peter Pan sulle righe,
spiare
spazi grafici, chiudere le lettere.
Così
l'ambiente dettava
la
crescita,
la nube
del genio in bottiglia
con tutta
la voce custodita
in salita,
così in alto meraviglia
dell'inezia.
Pochi al sicuro
tra i passi
che restituiscono lo sguardo,
le gambe,
il cielo, contenuti nelle scale
del discorso
che insegue arriva
dorso,
lembo, orecchi a lato,
fogli mimati
alla finestra
come in
un film giallo.
Card
I
Card II
Scrittura
Words
9.
Giallo