VICO ACITILLO 124 - POETRY WAVE
Electronic Center of Arts

Direttore: Emilio Piccolo


Sans passion il n'y a pas d'art


Calamus
Almanacco di poesia


Mario M. Gabriele

   
Le amiche di Hamlet
Jenny parla del passato come fosse un repertorio di misteri
Non vengono più le damine della San Vincenzo


Le amiche di Hamlet

I

Siamo le amiche di Hamlet. 

Le sue ansie e i tormenti 
sono i nostri tormenti e le vostre ansie. 
Veniamo dal New England 
per un “canto d’amore”.
Ci siamo fermate in un cottage 
con le finestre che si aprono ad ovest 
e le stanze vuote di arredi 
dove c’è sempre qualcuno 
che lascia biglietti d’addio e metà della sua vita. 
Veniamo per un “canto d’amore”.
Siamo Laura, Ellen ed Elisabbeth 
e fare questo viaggio è una vera imprudenza. 
Conosciamo fanciulle nelle nostre contee 
che coltivano amori come gardenie 
e non hanno paura del giorno che viene 
e sono anni che più non leggiamo Melville e Osborne 
perchè la giovinezza è una storia che non ci appartiene. 
Eravamo le più belle orchidee 
dall’Outer Ring alle contee. 
 
II 

I nostri silenzi sono i vostri silenzi. 

Siamo le amiche di Hamlet. 
La signorina Collins, 
che ci ha accolto con un sorriso 
e un brandy chèrmes, 
ripete da sempre che il nulla 
è la vera sfera del mondo 
e non bastano sogni e illusioni 
per allontanare le nostre ansie e le vostre paure. 
Veniamo da una stagione d’uccelli di passo, 
tra gente che muore con garbo e silenzio, 
e ci fermiamo stasera dai Becket 
per un “canto d’amore” qui a Firenze. 
Sappiamo che è stato difficile 
lasciare la casa e il quartiere 
e affrontare un nuovo cammino 
per strade di frane e assassini 
rischiando la vita per niente. 
Siamo le amiche di Hamlet 
e i nostri silenzi sono i vostri silenzi 
e non abbiamo risposte da dare 
neppure a noi stesse. 
 
III 

Veniamo da un lungo viaggio

e siamo nella casa dei Becket 
dove tra un ciarlare e un brandy chèrmes 
s’è un poco sbagliato parlando della vita 
perchè è un discorso che non trova risposte 
e nessuno può darci una mano 
neppure gli amici rimasti nel Wessex 
a leggere Durrell e O’Neill. 
Siamo le amiche di Hamlet 
e le sue ansie e i tormenti 
sono i nostri tormenti e le vostre ansie. 
Da quando abbiamo attraversato città e paesi, 
non c’è nessuna di noi che creda ad un raggio di sole 
perché sappiamo assai bene 
che questo viaggio è una vera imprudenza 
e non bastano amici discreti 
a farci sognare un domani sereno. 
Eravamo le più belle orchidee 
dall’Outer Ring alle contee.

IV 

Siamo Laura, Ellen ed Elisabeth 

venute a fare domande 
che si fanno da anni e da sempre: 

why our lovers are gone,

and no ships will ever bring them home again!
(perchè i nostri amori sono andati via
e nessuna nave li riporterà a casa ancora!). 

I nostri silenzi sono i vostri silenzi. 

Le vostre ansie sono le nostre paure. 

Siamo Laura, Ellen ed Elisabeth, 

le amiche di Hamlet, 
e la nostra gaiezza si è spenta col tempo 
e non serve qui ricordare 
perché è meglio non fare domande 
su ciò che non sappiamo o conosciamo 
in questo “canto d’amore”,
non importa se di vita o anche di morte. 

Il nostro è un lungo viaggio

che non ha appunti e diari 
e neppure le pagine del tempo passato. 

Lo sa bene padre Brown che scruta nell’anima 

per pulirci i peccati, 
e non abbiamo mani per pregare, 
né fonti dove bere, 
né un domani per sperare. 

Da quando siamo qui, 

andiamo dove meglio si brucia la sera 
e si sopporta tranquille un brandy o un caffè, 
sicure che da questo viaggio
non ricaveremo un bel niente. 
Di certo non resteremo dai Becket 
sognando le bianche scogliere delle contee. 
Siamo le amiche di Hamlet. 

Jenny parla del passato come fosse un repertorio di misteri

Mancano piccoli dettagli 

per decifrare i papiri del Mar Morto, 
trovare il luogo dove si è arenata l’Arca di Noè 
e dove stavano una volta i giardini pensili. 

Carol e Jodie erano due ragazze così graziose 

che non amavano il buio della notte, 
né la polvere dei millenni. 

Per la vostra dolce e santa morte, 

vi ricorderemo con affetto, oh miti fanciulle del Middle West 
che non lasciaste passare un giorno 
senza leggere Dos Passos ed Hemingway. 

Qui il colore del cielo è quello azzurro dei vostri cappellini.

Non vengono più le damine della San Vincenzo

La carità è lasciata nell’androne o sotto porta. 

Dal pulpito del convento Padre Lee 

parla della musica che sta nell’universo 
come l’armonia che è nella Chàrtula delle Laudes Dei.

Da quando la tristezza si è fatta greve 

chi l’ha più visto il sole nell’inverno! 

Bisogna crederci nei miracoli, 

nell’acqua santa di San Giovanni 
oh signora Vivien e Mister Ramsey!


Home