1.
MIRIAM ALL'OSPEDALE
2.
UN BARRACUDA INNAMORATO
3.
IL VENTO
4.
MONICA E LA SUA ARPA
5.
MARIELLA SUL LAVORO
6.
CON ROSA SU LA MUNTAGNETA DE SAN SIR
1.
MIRIAM ALL'OSPEDALE
il suo viso
spicca esangue
spicca
sulle pareti bianche
sul bianco
del lenzuolo
sul bianco
del cuscino
nel bianco
del soffitto
di quella
stanza d'ospedale
la mia amica
Miriam si riprese
per un
attimo si riprese
si riprese
nel sorriso
si riprese
nel respiro
ed io Miriam
mia
Miriam
che ti amo
ricevetti
un attimo di fulgore
sì
sì un raggio di sole
un caldo
bagliore
poi ti
addormentasti
e sparve
il sorriso
sparve il
sorriso
ed io notai
i tuoi capelli bianchi
che fluenti
arabescano il tuo volto stanco
e riapparve
il bianco
che io
detesto
che io
detesto
2.
UN BARRACUDA INNAMORATO
quel barracuda
ha gli occhi storti
è
strabico
quel barracuda
non emette suoni
è
muto
il barracuda
che dico io quando si innamora piange a
dirotto
e poi digrigna anche i denti
gli occhi
sbiechi del mio barracuda non fanno ridere
nessuno
l'ostinato
mutismo del mio barracuda preoccupa
qualcuno
perché
il mio barracuda è un pesciolino che incute
rispetto
le lacrime
del mio barracuda
si confondono
(perché
anch'esse sono salate)
si confondono
nelle acque del mare
da cui
il mio barracuda è circondato
come cantare
di un barracuda innamorato
di un amore
solo da lui sentito
da altri
non notato
(escluso
che da me
che a volte
son poeta
che a volte
di amore
canto
anche se
nel mio canto
a volte
sono stonato)
e usando
la licenza del poeta aggiungo
lacrime
strabiche
lacrime
mute
lacrime
innamorate
lacrime
digrignanti
lacrime
serie
lacrime
rispettose
lacrime
immense
come immenso
è il mare
lacrime
salate
lacrime
d'amore
(ma mi sembra d'averlo già detto)
lacrime
inosservate
lacrime
che cantano
anche se
stonate
sì
insomma
lacrime
di un barracuda innamorato
3.
IL VENTO
(a
Barbara,
nella casa di papà suo)
E' una grande
costruzione antica costruita con il tufo
che il
tempo ha dipinto di grigio
Spicca nella
pianura salentina protetta da accenni di
bosco e
da mille alberi di peschi e di mandorli
Un viale
con filari di pini mediterranei immette
nell'aia
piattaforma di attesa per i nostri sogni
Una ripida
e bianca scalinata candida e nel salirla
massacrante,
si inerpica e si perde lassù
AII'interno
della casa appare un grande camino e sulla
mensola
spicca la foto non a colori di papà tuo che
ride
Tiene il
volto rilassato
con gli
occhi che gli luccicano
le labbra
orientali sono dischiuse
sorride
è felice
perché
tu sei nata
è
notte
ed una
finestra attira
illuminata
gli innocui
i rissosi
ansimanti
i malinconici
i solitari
un po' carenti
i bevitori
le donne
coi loro amanti
gli uomini
colle loro amanti
gli amanti
tout-court
i ragazzi
non felici
i chitarristi
mai stanchi
i poeti
erranti
i prodotti
della notte
i girovaganti
Caronte
assai disperato
perché
la sua barca è affondata
pensa di
trovare qualche volonteroso
in grado
di recuperarla
ma poi
ci vede quel Caronte
ci vede
me e tuo padre e grida
non li
voglio vedere 'sti disperati
rinuncio
al recupero della barca
sennò
rischio di trasportare questi signori
dall'altra
parte sull'altra sponda
non ce
li voglio questi due
ne va della
mia reputazione
e se ne
riparte vieppiù infuriato
ed io dico
che aveva ragione
di sentirsi
così indignato
perché
siamo stati noi io e tuo padre
ad
affondargli
quella barca
io gliela
avevo affondata perché sono stufo
di essere
trasportato da barche
n luoghi
di pena in luoghi per dannati
ma tuo
padre addusse un'altra ragione
disse che
la notte non gli piace
disse che
l'oscurità lo spaventa
quante
cose disse il mio amico Antonio
disse che
vide la barca e immediatamente l'affondò
perché
lui la traversata preferisce farla di giorno
magari
illuminato da un sole lucente
Antonio
oh Antonio sei sempre il solito raffinato
nel caso
dell'affondamento della barca di Caronte
io e tuo
padre siamo stati complici
per una
semplice ragione
senti un
po' Barbara
noi siamo
fermamente convinti
che chi
fa una vita in terra detta d'inferno
non si
meriti l'inferno anche nell'altra vita
sballerebbero
tutti gli insegnamenti religiosi
ed ecco
perché con diverse motivazioni
abbiamo
affondata quella maledetta barca
a dispetto
della rabbia di Caronte
nel breve
orizzonte
nelle notti
di luna piena
esplode
un gigantesco pino
che
investito
da luce bianca
emana
bagliori
verdi
come fosse
smeraldo
immerso
in acqua limpida
Piante di
oleandri
luci
luci di
piombo
poi
nel sole
rosso
del tramonto
il cielo
limpido
si dipinge
di blu
cobalto
Nella notte
ombre
ombre brune
ed io
nella notte
vidi un
uomo
che non
volle pensare a niente
vidi un
uomo avvolto nel silenzio
nel suo
non sonno
contorto
e selvaggio
sospirava
a volte
sobbalzava
e
nella luce
esterna
Marianne
danzava
accarezzata
dal vento
Piante di
oleandri
luci
luci d'oro
poi
nel colore
rosa
dell'alba
la campagna
salentina
si dipinge
di giallo
ocra
4.
MONICA E LA SUA ARPA
le dita affusolate
la veste
ha in seta rossa
le candide
braccia
che sinuose
carezzano
fili d'arpa
tenera linea
del collo
il volto
chino
i capelli
ondeggiano
l' arpa
vibra in tremuli suoni
ester
clamps
singer
lamps
Monica
in leggero
movimento
ondulatorio
come in
sogno
spazia
immagini
5.
MARIELLA SUL LAVORO
ciao Mirella
no Mariella
precisa lei
Mariella
che aspetta un bambino
no preferisco
una bambina dice Mariella
ma certo
Mariella
così
linda
pulita
e bella
6.
CON ROSA SU LA MUNTAGNETA DE SAN SIR
(O MONTE
STELLA)
la gola
candida
palpitante
aspira fumi
ascolta
rumori
che lei
chiama magici
e si che
sta fumando una emmeesse
e Rosa
sorride
sbadiglia
e la se stira
Rosa è
trasognata
ha le vesti
slacciate
le gambe
nude nell'erba frusciante
Rosa bella
bella Rosa
guarda
il cielo
che è
azzurro
mi dai
un bacio? le chiedo
e lei continua
nel sorriso
mi accarezza
il viso
e non mi
bacia